Avola: slitta la proclamazione del Consiglio comunale, mancano verbali e dati

Avola: slitta la proclamazione del Consiglio comunale, mancano verbali e dati

Sui social impazza il clamore per quanto sta accadendo dalle ore successive al voto. Diversi sono i commenti di stupore e rammarico per i ritardi e le presunte irregolarità sul voto ad Avola.

Sulla questione abbiamo sentito il rappresentante della lista di “idee per la Città” Simone Libro che per primo ha denunziato la questione delle presunte irregolarità del post-spoglio. Il rappresentante asserisce che le operazioni di riscontro nei verbali nella sezione centrale, presso la sezione 1, stanno andando a rilento poiché si è riscontrato che solo 4 sezioni su 31 avrebbero i verbali in regola.

Ma come è possibile tutto ciò ? 

Ho segnalato, dice Libro,  alle autorità competenti le discrepanze,  addirittura ci sono verbali mancanti, verbali in bianco e la commissione elettorale formata da funzionari del Tribunale di Siracusa sta verificando le tabelle di scrutinio, unico strumento per accertare i voti prima dell’ultima, ma non esclusa ipotesi, di riconteggio dei voti.

Tale commissione, continua Libro, sta acquisendo i dati dalle tabelle di scrutinio indicate. La situazione è gravissima – secondo Libro – e pertanto, annuncio ricorso al Tribunale amministrativo regionale.

La nostra lista, continua  il rappresentante di “Idee per la Città”  ha acquisito il 5% che consente l’attribuzione dei seggi, a nostro parere i seggi attribuiti devono essere 5,  l’ultimo dei quali va al candidato sindaco con migliore piazzamento, ovvero Nino Campisi.

Sempre secondo il rapprentante di lista Libro, ci sarebbero irregolarità anche nello svolgimento dello scrutinio: “mancherebbero voti di padre e madre in sezioni in cui il figlio candidato non si ritrova alcun voto, o addirittura la moglie che non avrebbe votato il marito” continua Libro.

Nelle sezioni in cui mancherebbero i voti ai candidati al consiglio è intervenuta l’autorità giudiziaria?

Non sono a conoscenza di questo – afferma Libro –  ma sono invece a conoscenza del fatto che gli inquirenti sono stati informati dei fatti e che stanno svolgendo le loro indagini.

Sempre dai social registriamo malcontento e dichiarazioni al vetriolo da parte di candidati al consiglio comunale, le cui liste non hanno raggiunto il quorum per l’attribuzione dei seggi. In particolare la lista “Sicilia Futura” che avrebbe ottenuto 637 voti pari al 3,94% e che ha manifestato tutto il disappunto possibile perchè, a dire dell’ex consigliere Seby Rossitto, nipote del ex senatore Burgaretta, mancarebbero almeno 150 voti circa a suo appannaggio, per non parlare, sempre secondo Seby Rossitto, di altri candidati della lista Sicilia Futura, che non avrebbero riscontrato i voti di preferenza.

Un numero considerevole di voti che, se attribuiti, – afferma Rossitto – cambierebbe la “partita”, facendo scattare il quorum del 5% e la conseguente elezione di consiglieri comunali. Il Rossitto si sarebbe, inoltre, insospettito di alcune presunte anomalie prima dell’inizio dello spoglio, in quanto un’urna contenente le schede elettorali mancava di nastro adesivo e aveva un block-notes appoggiato sull’urna stessa.

Questo ultimo dato verrebbe confermato dal rappresentante della lista “C’è un’altra Avola”, avv. Francesco Piccione, della sezione n. 5 che avrebbe fatto mettere a verbale quanto accaduto.

Secondo Rossitto che al nostro giornale si dichiara stupefatto, le elezioni potrebbero essere state una “farsa”.

L’avv. Francesco Piccione da noi contattato non sarebbe stato ancora sentito dagli inquirenti ma si reso subito disponibile a dare conferma di quanto scritto dal nostro giornale.

Sulla vicenda saremo in grado di darvi ulteriori aggiornamenti non appena si concluderanno le operazioni di verifica presso l’ufficio elettorale centrale.

 

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