Non luogo a procedere: finisce un incubo per Getulio e Faranda

Siracusa. 9 luglio 2022 – “E’ finito un incubo che per quattro anni ha assillato me e la mia famiglia”.

Con queste parole Roberto Getulio, segretario della Cisal metalmeccanici di Siracusa, commenta la sentenza di non luogo a procedere emessa dal gup del tribunale, Tiziana Carrubba, nei suoi confronti e di quelli del collega Marco Faranda.

“Come accertato dalla Procura – dice Getulio – sono stato accusato ingiustamente di avere preteso denaro da un imprenditore. Oggi, con mia grande soddisfazione, la stessa Procura ha accertato, – continua Getulio – con un lavoro certosino, di cui non ho mai dubitato, che quelle gravissime, anzi infamanti, accuse non esistevano”

“La Procura – aggiunge Getulio – si è convinta che non si trattasse di estorsione, ipotizzando, invece, l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. In questa circostanza, così come in tutte le altre, ho sempre operato con correttezza e tenendo in considerazione esclusiva i lavoratori, i padri di famiglia che si affidano al sindacato ben sapendo che i loro diritti sono tutelati a qualsiasi livello”

Non luogo a procedere: finisce un incubo per Getulio e Faranda

“Nessun rancore oggi – continua Getulio – ma la consapevolezza di avere svolto il mio lavoro, frutto esclusivo del consenso dei lavoratori e dei cittadini, in piena coscienza e, quindi, guardo avanti, pronto ad affrontare altre sfide a testa alta e schiena dritta.

Ringrazio la mia famiglia – conclude Getulio – che ha sempre creduto nella mia onestà intellettuale; ringrazio i legali avvocati Italo Basso e Glauco Reale, che mi hanno assistito, e l’opera della magistratura che è stata scrupolosa facendo giustizia”.

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