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I voli aerei utilizzati per il trasferimento di denaro. La guardia di finanza intercetta la circolazione di 520 mila euro

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, in relazione al significativo incremento dei voli sullo scalo etneo, hanno intensificato i controlli sui passeggeri per ricercare trasporti illegali di denaro contante non dichiarati dai viaggiatori all’atto della partenza per l’estero o del rientro in Italia.

Nel primo mese e mezzo di attività del 2018 la guardia di Finanza ha già monitorato contante in uscita ed in entrata dal territorio nazionale per un importo pari ad euro 520 mila e di accertare violazioni di carattere amministrativo per un importo di euro 2 mila.

Nel 2017 l’attività dei militari della Tenenza di Catania Fontanarossa e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane ha fatto individuare oltre 380 casi di trasporto di valuta al seguito (per un volume di oltre  3 milioni e mezzo di euro) di cui 81 irregolari, il cui importo illegale, oltre la soglia dei 10.000,00 euro, era pari a circa 1 milione e 400 mila euro.

Nella rete dei controlli sono finiti cittadini cingalesi che lavorano in Italia come colf o badanti che trasportavano il denaro all’interno delle loro cinture, della biancheria intima o nei calzini, e un commerciante cinese fermato con 150 mila euro all’interno del bagaglio, divisi in mazzette da 50 euro e rilegate con cellophane scuro.

Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro oltre 220.000 euro in contanti con segnalazione all’Autorità Giudiziaria etnea di 2 persone per ipotesi di riciclaggio ed autoriciclaggio in quanto i fermati erano gravati da precedenti per evasione fiscale, ricettazione e contraffazione.

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