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Noto, giornata conclusiva del City Camp dell’Istituto Melodia

A scuola con l’inglese. Si è tenuta dal 7 settembre fino ad oggi giornata conclusiva, il City Camp – una full immersion in inglese che ha coinvolto l’Istituto Comprensivo Melodia della città di Noto e non solo, iniziativa ancora alla sua prima edizione.

Noto, 11 settembre 2015. Oggi giornata conclusiva del City Camp, una full immersion settimanale (dal 7 all’ 11 settembre), dedicata all’apprendimento della lingua inglese, che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Melodia di Noto. In sostanza l’Istituto Melodia ha aderito ad una Convenzione con l’associazione ACLE, nata il 22 dicembre 1998 come Associazione non a scopo di lucro e prevede nel suo statuto la promozione, l’apprendimento delle lingue straniere attraverso metodologie innovative e dell’interculturalità tra i giovani.  L’associazione esplica la sua attività su tutto il territorio nazionale a favore di docenti e studenti, avvalendosi di formatori ed esperti madrelingua provenienti in gran parte dalla Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia. ACLE ha improntato la ricerca e i progetti sulle più recenti scoperte della neurolinguistica, della glottodidattica e della pedagogia umanistica, che sostengono l’insegnamento e l’acquisizione della lingua attraverso un approccio dinamico e affettivo. Infatti, come successo ai 55 studenti dai 6 ai 13 anni di Noto, si è cercato di coniugare la didattica con l’aspetto ludico, ovvero l’insegnamento e l’apprendimento mediante una captatio benevolentia che stimola il sentiment delle giovani leve.

 

“L’importanza dell’apprendimento della lingua inglese è oggi largamente riconosciuta, sia quale fattore di crescita culturale e personale, sia quale competenza indispensabile in molti settori del mondo del lavoro: saper parlare un inglese fluido significa avere una carta in più da giocare nella ricerca di un’occupazione”, ha dichiarato Antonella Manganaro, Dirigente Scolastico “Istituto Comprensivo “Giuseppe Melodia”.

 

Purtroppo- continua il dirigente- a differenza di molti altri Paesi europei, la scuola italiana non è ancora in grado di fornire agli studenti delle competenze in uscita di elevato livello e ciò spinge  i genitori più esigenti a far frequentare ai propri figli, per alcune settimane nel periodo estivo,  costosi college inglesi. L’idea del “City camp” è certamente una modalità accessibile ad un maggior numero di studenti per vivere una “full immersion” nella lingua inglese, che grazie alla conduzione di giovani e selezionati tutors anglofoni, riesce a coniugare l’aspetto didattico a quello ludico-ricreativo.

Un ringraziamento particolare – conclude- va all’Amministrazione comunale, che ha accolto con favore il progetto, concedendo un contributo economico finalizzato ad abbattere i costi di partecipazione a carico delle famiglie.”

Anche il il Vicesindaco e assessore alla Cultura e Pubblica istruzione Cettina Raudino ha voluto ribadire l’importanza del progetto: “Credo fermamente in una Scuola Pubblica che conceda a tutti pari opportunità di crescita culturale e umana. Purtroppo però ancora il nostro sistema educativo non è del tutto allineato a quelli europei e, soprattutto nell’apprendimento e nella pratica delle lingue straniere, si rileva un gap tra i nostri ragazzi e i coetanei degli altri Paesi dell’UE. Per questo –chiosa il Vicesindaco- ritengo quasi un dovere delle istituzioni, laddove possibile, essere a fianco dei leader educativi impegnati coraggiosamente nelle sfide di questo presente così difficile. Un momento di crisi come quello che stiamo vivendo –conclude la Raudino- può essere affrontato solo arricchendo le competenze e investendo risorse sulla formazione dei giovani, e su una solida base culturale, la sola carta oggi da giocare per garantire occupazione e rendere le nuove generazioni protagoniste vincenti del loro futuro”.

 

Corrado Tardonato

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