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Denunciato dirigente comunale di Noto, interviene il sindaco Bonfanti per “difendere” il buon nome della città

Relativamente la denuncia del dirigente comunale di Noto su abuso di potere interviene il sindaco Corrado Bonfanti con una nota che si trasmette integralmente:

Ancora una volta, e a distanza di pochi giorni, sono costretto mio malgrado a intervenire per tutelare il buon nome e la reputazione del Comune di Noto, che mi onoro di amministrare, e il buon funzionamento delle Uffici preposti alla gestione delle attività tecnico amministrative.

Mi riferisco, nello specifico, al “comunicato” diramato dal locale Commissariato di Pubblica Sicurezza il 20 aprile a tutti gli organi di stampa, in cui si riporta, senza uso alcuno della forma condizionale, il deferimento all’Autorità Giudiziaria di un dirigente del Comune di Noto, per avere commesso il reato di abuso d’ufficio e per averlo commesso intenzionalmente in quanto “usava  il potere che la legge gli conferiva per compiere deliberati favoritismi e procurare ingiusti vantaggi economici alla nota famiglia Albergo, titolare di diverse ristorazioni nel centro storico della Città”.

Considerato l’eco che la notizia così diffusa ha suscitato nell’opinione pubblica, ho immediatamente sentito il dovere di richiedere agli Uffici comunali precise e dettagliate notizie.

Dall’esame della documentazione emerge:

  • per la prima accusa “…concedeva nel febbraio 2018, autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico in favore dell’esercizio ubicato sul C.so Vittorio Emanuele in pieno centro storico sottoposto a vincolo paesaggistico, permettendo l’installazione e l’utilizzo di una tenda parasole di circa 50 mq in assenza del nulla osta della Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa….”: dalla documentazione agli atti, non si evince alcuna autorizzazione alla installazione della tenda parasole. Prova ne sia che in data 12 maggio 2017, il Settore III, Servio 4° del Comune di Noto, emetteva Ordinanza n.120-D, di rimessa in pristino e irrogazione di sanzione pecuniaria;
  • per la seconda accusa “Lo stesso, nell’esecuzione del medesimo disegno criminoso, in data 9 marzo 2018, concedeva, alla stessa Ditta titolare l’autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico con pedana in legno per ospitare tavolini e sedie al servizio di un ristorante ubicato in Piazza Municipio, anche in questo caso in assenza di nulla osta della Soprintendenza …. e, non avrebbe dovuto essere autorizzato non sussistendo comprovate condizioni morfologiche tali da non permettere altra soluzione tecnica”: dalla documentazione agli atti, l’autorizzazione è stata concessa a seguito di conclusione della Conferenza dei Servizi tra più Settori comunali competenti, nel corso della quale, l’Ufficio Tecnico Comunale, ha espresso parere positivo e riportato in verbale che, ai sensi della nuova normativa in vigore dall’aprile 2017 che semplifica alcuni procedimenti legati al rilascio del parere “paesaggistico”, le pedane e le tende da sole a corredo di esercizi commerciali, tra le altre tipologie di intervento elencate, non necessitano più di tale autorizzazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. Anche in questo secondo caso si è operato nel rispetto delle norme e, non si comprende come l’uso di una pedana favorisca vantaggi economici ingiusti, rispetto al collocamento di tavoli e sedie direttamente a contatto con il suolo. Preciso, sempre con documenti alla mano, esibiti dagli Uffici competenti che almeno in altre sette attività economiche presenti in Città, è stata concessa autorizzazione all’installazione della pedana, pur trovandosi in un piano stradale senza pendenze.

Mi preme precisare, a scanso di equivoci, considerata la significativa e fruttuosa collaborazione, tra la Polizia Locale e la Polizia di Stato, attive entrambe in operazioni congiunte di successo e di contrasto alla illegalità e alla criminalità, che mantengo forte e inalterato il rispetto verso l’operato del locale Commissariato e altissima la stima nei confronti del dott. Paolo Arena, che ne è a capo.

Sarà la Magistratura a chiarire definitivamente la vicenda, valutando gli atti e assumendo le opportune determinazioni.

Le attività economiche presenti in Città, molte di queste munite di regolare licenza rilasciata dalle autorità di Polizia, accedono ai servizi comunali con pari dignità e in qualsiasi parte della Città si trovino ubicate. Conosco molto bene i dirigenti e i funzionari comunali, e so quante responsabilità quotidianamente assumono apponendo la loro firma in calce agli atti amministrativi. Sono persone preparate ed esperienti e tra questi, il dirigente L.L.S., netino di anni 55, è tra i più competenti e professionali. 

Fin quando sarò io a governare la Città di Noto, combatterò sempre i processi sommari, terrò alto il senso del dovere e rappresenterò con dignità la presenza viva dello Stato. 

 

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