CronacaProvincia di SiracusaRegioneSiracusa

Il carcere di Cavadonna al collasso. La denuncia dell’Ugl

Si riaccendono i riflettori sulle precarie condizioni gestionali della casa circondariale di Siracusa di contrada Cavadonna. A denunciare la situazione di collasso è la sigla sindacale UGL rappresentata da Nello Bongiovanni il quale fa sapere, in una nota scritta che “il personale è fortemente demotivato e stanco di operare in continua emergenza”.

Nella nota Bongiovanni spiega: “l’Istituto Penitenziario ospita circa 700 detenuti ed ha un organico di meno di 200 unità di Personale di Polizia Penitenziaria con una carenza di organico di circa 100 unità. Da questa mattina il Personale diminuirà ancora di più in quanto cinque unità saranno trasferite al reparto Nucleo traduzioni e Piantonamenti e nove unità sono già andati via per effettuare il corso di Ispettori. L’UGL sottolinea la scarsa sensibilità avuta da parte dell’Amministrazione Penitenziaria nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria e dell’Istituto aretuseo in generale, ringrazia tutti i politici che sono intervenuti durante le tante manifestazioni di protesta che sono state fatte. La tipologia variegata di detenuti rende difficile da gestire e spesso il personale lavora espletando doppio turno di servizio e facendo più posti di servizio. L’UGL P.P. in questo anno ha fatto tutto quello che la legge gli consentiva di fare, ha utilizzato tutte le prerogative sindacali, siamo stati l’unica sigla sindacale che ha lottato per il personale di P.P., purtroppo a causa di una mancanza totale dello Stato non abbiamo ottenuto i risultati sperati, ma non ci sentiamo sconfitti ma delusi per chi ci gestisce. L’UGL P.P. chiede nuovamente l’intervento urgente di Sua Eccellenza il Prefetto con l’autorevolezza che gli consente la legge per mettere fine presso la C.C. di Siracusa ad una situazione insostenibile e pericolosa, prima che accada qualcosa di veramente irreparabile”.

Pubblicità