Flop Sicilia ad Expo: “danno di immagine grave”. Indetta una riunione straordinaria.
Il padiglione cluster Mediterraneo all’Expo fa una bruttissima figura amplificata dalla portata mondiale dell’evento. Indetta una riunione straordinaria. Il Presidente Crocetta pensa ad una struttura tecnica di supporto. Obiettivo: capire le responsabilità e prendere seri provvedimenti. Caleca: “Entro la settimana il cluster acquisirà un ruolo centrale”. Falcone e Cordaro presentano un’interrogazione parlamentare.
Non ci sono dubbi: il padiglione cluster Mediterraneo all’Expo, del quale la Regione Siciliana è capofila, è nel caos assoluto. E non stiamo certo facendo una bella figura agli occhi del mondo! Ne vogliono sapere di più il presidente Rosario Crocetta e l’assessore Nino Caleca che si sono riuniti, proprio oggi, presso la sede del libero consorzio dei comuni, ex provincia di Agrigento. Presenti, anche, il vicepresidente Mariella Lo Bello e il segretario generale della Regione siciliana Patrizia Monterosso. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le criticità emerse nella gestione dello spazio comune, coordinato dalla Regione siciliana, del Cluster Bio-Mediterraneo e, in particolare, si è rilevato che gran parte delle criticità registrate sono legate alla tardiva consegna dell’area da parte di Expo alla Regione siciliana. Il governo ha preso atto delle dichiarazioni di rassicurazione date dai responsabili organizzativi di Expo e dell’impegno di intensificare gli sforzi per il sostegno del Cluster. Tuttavia, il presidente Crocetta e l’assessore Caleca hanno espresso totale insoddisfazione relativamente al fatto di non essere stati coinvolti dalla struttura burocratica regionale, sui ritardi e le criticità poi riscontrate. “La Sicilia ha avuto un danno di immagine grave, che occorre immediatamente riparare”, hanno detto. Per tale finalità il governo della Regione ha pensato di istituire subito un comitato di supporto e controllo per la gestione dello spazio Cluster, con provvedimento di nomina del presidente Crocetta e dell’assessore Caleca, su procedimento proposto dal Segretario generale. Obiettivi del comitato: proporre iniziative per l’ottimizzazione dello spazio, verifica delle procedure amministrative e contabili adottate dalla gestione Cluster, intensificazione dell’azione di cooperazione internazionale. Per questi motivi, il comitato sarà coordinato dal capo di gabinetto della presidenza della Regione ed è composto da esperti riconducibili alle seguenti figure professionali: un esperto di finanza e contabilità, un esperto di internazionalizzazione, un esperto in materie tecnico-agricole, un esperto di procedure amministrative. Il comitato sarà composto da Giulio Guagliano, in qualità di coordinatore, e dai componenti: Maria Mattarella,Giovanni Bologna, Giuseppe Nasello, Claudio Basso, Vincenzo Palizzolo, Sami Ben Abdelaali. “Voglio accertare le responsabilità – dice Crocetta – è assurdo che nessuno mi avesse avvertito dei rischi. E che un solo burocrate e il suo staff gestiscano un evento del genere”. Ottimista Caleca: “Entro la settimana – dice – il cluster acquisirà un ruolo centrale”.
E intanto piovono critiche trasversali. In prima linea Toto Cordaro e Marco Falcone che hanno presentato un’interrogazione al parlamento regionale “per capire quali distorte dinamiche, e quali errate decisioni, abbiano portato la nostra Sicilia a schiantarsi vergognosamente contro l’appuntamento più atteso dell’anno a livello mondiale, l’Expo di Milano.
“Il presidente Rosario Crocetta – continuano i capogruppo di Cantiere Popolare e di Forza Italia all’Ars – ha il dovere di spiegare ai siciliani le ragioni di un tonfo tanto clamoroso, avvenuto a due lunghi anni dall’adesione della Sicilia al cluster Bio Mediterraneo, del quale è capofila. Due anni nei quali nessuno si è preoccupato di verificare lo stato di avanzamento dei lavori del padiglione, degli spazi espositivi, fino al giorno dell’inaugurazione e della drammatica sorpresa: nessuna cartellonistica, niente wifi, pavimento allagato, tetto non ultimato.Crocetta risponda dettagliatamente dell’operato dell’intero staff, di una noncuranza e di un pressapochismo che gettano grave discredito sulla nostra terra”.
Ilaria Greco