Coronavirus, Regione dichiara stato di crisi per agricoltura e pesca
Stato di crisi per il settore dell’agricoltura, agroalimentare, ittico e agrituristico a causa dell’emergenza Covid-19.
Lo ha dichiarato il governo Musumeci.
Il provvedimento specifica che la pandemia ha determinato l’azzeramento del canale Horeca (hotel, ristoranti e catering) e delle mense scolastiche e universitarie.
Ma anche la chiusura di agriturismi, enoturismi, mercati storici e rionali, nonché di quelli dell’agricoltore e del pescatore.
Inoltre l’azzeramento della domanda di cibo da parte dei turisti in Sicilia; la difficoltà nella la filiera alimentare, sia per l’approvvigionamento, che per la spedizione e la consegna dei prodotti.
Si registra anche il ridotto funzionamento dei servizi di logistica, soprattutto internazionali, che ha messo in difficoltà le imprese per il reperimento di materiali di consumo.
Situazione grave per il settore florovivaistico, con un azzeramento totale delle commesse e del fatturato, dopo la chiusura di negozi e mercati e la sospensione di cerimonie civili e religiose.
Con la dichiarazione dello “stato di crisi” la Regione chiede che siano definiti gli strumenti finanziari nazionali e comunitari per la ripresa economica.
“Con questo atto – afferma l’assessore per l’Agricoltura, Edy Bandiera – chiediamo un’immediata accelerazione dei provvedimenti a sostegno dei settori duramente colpiti”.