NewsRegione

ANCHE IL PROCURATORE DI CALTANISSETTA LARI SMENTISCE L’ESPRESSO: “NESSUNA CONVERSAZIONE NEI NOSTRI ATTI”

Si complica, o forse si “smonta” il CASO CROCETTA?

Caltanissetta, 21 – 7 – 2015 – E’ di oggi la notizia che anche la procura di Caltanissetta ha smentito quanto annunciato dal periodico L’espresso, anche il procuratore Lari ha dichiarato che “l’intercettazione tra Crocetta e Tutino non é agli atti di questa procura. Se avessimo un’indagine su Tutino e quella conversazione, lo sapremmo”. Il caso Crocetta, pertanto, comincia ad annotare profili  diversi, non più come qualcuno aveva ipotizzato di chiusura della legislatura anticipata, ma dal profilo più cauto. In pratica Crocetta passerebbe da carnefice a vittima. Proprio cosí: il presedente della Regione sarebbe la vittima sacrificale di una Sicilia che, senza l’intervento del governo da lui presieduto, avrebbe già dichiarato il default. Quanti hanno in queste ore detto che “Crocetta” dovrebbe dimettersi dovranno ricredersi. Ed oggi, dopo che Crocetta aveva aperto ad una possibile chiusura della legislatura anticipata  rilancia e, attraverso il suo avvocato, in conferenza stampa annuncia che l’autore del pezzo e il direttore de “L’espresso” saranno querelati, chiesti 10 milioni di euro di risarcimento danni.

Intanto, la campagna di fango da parte di certe testate continua! Crocetta ha più volte detto che non vuole querelare chi critica e svolge un lavoro sacrosanto come quello del giornalista, ma ciò che sta accadendo in questi ultimi giorni, e da qualche mese in particolare, da parte di una testata palermitana, ha superato ogni limite.

Ogni riferimento é puramente casuale. Ci chiediamo: se sono stati chiesti 10 milioni di euro per un solo articolo, anche se pur sempre gravissimo, la campagna di fango di decine e decine di articoli quanto dovrebbe essere quantificata economicamente, in caso di risarcimento danni?

Vero, sacrosanto, il diritto di critica, ma dire di un presdiente ad esempio che “è impresentabile” ci vuole un certo coraggio. Certi giornalisti si fanno forti della bontà del presidente Crocetta, che, ripetiamo, é restio a querelare qualcuno che lo critica, anche aspramente, ma c’è un limite a tutto e la sua pazienza, ci pare di aver capito, é ben che finita.

Sebi Roccaro

 

Pubblicità