Pachino, il Sindaco Bruno continua il suo sciopero della fame
Il presidente nazionale dell’ANCI ha espresso solidarietà al Sindaco di Pachino Roberto Bruno che in questi giorni sta facendo lo sciopero della fame per attirare l’attenzione sulla situazione in cui si trovano gli enti locali, sopratutto quelli del mezzogiorno e in particolare per protestare contro il mancato versamento dei finanziamenti da parte della Regione e del Governo centrale. Piero Fassino ha telefonato al Sindaco Bruno e ha promesso che farà di tutto per cercare di risolvere la crisi e che oggi sarà a Roma al ministero dell’Economia per capire cosa blocca i finanziamenti.
Parole di solidarietà hanno espresso anche Pippo Zappulla e Sofia Amoddio: “La gravissima situazione economica e finanziaria in cui versa da tempo il comune di Pachino ha imposto a Roberto Bruno, sindaco della città, la scelta dura e difficile dello sciopero della fame. – dicono gli esponenti del PD – Decisione che rappresenta, al contempo, la denunzia clamorosa delle condizioni disastrose che ha ereditato e la richiesta urgente di interventi da parte della Regione e dello Stato. Il contenimento dei costi con i drastici tagli dei trasferimenti dallo Stato e Regioni ai Comuni rischia di scaricare sugli enti locali e sui cittadini i prezzi più drammatici della crisi che investe da tempo l’intero Paese. Insieme alla solidarietà che ci sentiamo, pertanto, di esprimere al sindaco Bruno, all’intera giunta e consiglio comunale, il nostro preciso e concreto sostegno e impegno per individuare le giuste e urgenti soluzioni. Abbiamo, in tal senso, già interessato il Ministero per l’Economia e Finanze della gravità della situazione e, in particolare, il sottosegretario Pierpaolo Baretta a cui abbiamo chiesto di sbloccare nel più breve tempo possibile in fondi relativi, almeno a saldo 2014, del Fondo di solidarietà comunale e del Fondo Autonomie Locali già definite e programmate. La nostra solidarietà – concludono – ed il nostro impegno concreto è rivolto a tutti i sindaci della nostra provincia che si trovano nelle stesse condizioni”.
Ilaria Greco