NewsPoliticaSiracusa

Siracusa, rinvio del Consiglio Comunale. Si monta la protesta

A Siracusa è stato rinviato il Consiglio comunale. Scoppia la polemica tra i consiglieri d’opposizione.

Siracusa, 23 settembre ‘15 –  E’ stata rinviata la seduta del Consiglio Comunale di Siracusa che era prevista per oggi alle 18.00. Da questo rinvio sono scaturite numerose polemiche da parte di alcuni consiglieri d’opposizione come Castagnino, Vinci, Alota e Sorbello.

Ma la comunicazione del presidente del Consiglio Comunale Sullo è stata chiara ed è dettata da due motivazioni urgenti che hanno causato il procrastinare della seduta consiliare. Il rinvio scaturisce da due note ricevute nella giornata di ieri, a firma del direttore generale, Vincenzo Migliore, e del presidente della commissione consiliare Urbanistica, Santino Armaro, relative ai due punti all’ordine del giorno previsti che riguardano il conto consuntivo 2014 e il piano triennale delle opere pubbliche.

Per quanto concerne il conto consuntivo del 2014, secondo il ragioniere generale, Giorgio Giannì, c’è la necessità di completare la documentazione da sottoporre alla validazione del responsabili dei servizi; per quanto riguarda il secondo punto non è stato ancora discusso dalla commissione e, dunque, “non risulta trattabile” dal Consiglio.

Dicevamo che alcuni dei consiglieri hanno subito contrattaccato: “Per l’ennesima volta una seduta del Consiglio Comunale viene annullata all’ultimo momento senza motivazioni valide. Il comune di Siracusa non dispone alla data odierna né del conto consuntivo al 31 dicembre 2014 né della bozza del previsionale dell’anno 2015”.

Ed infatti si punta l’accento sul fatto che già, primamente, la Regione aveva nominato un Commissario che ha provveduto a diffidare il consiglio, alla luce dell’incredibile ritardo accumulato per approvare lo stato dei conti del comune al 31 dicembre scorso. Di fronte a tale situazione le intenzioni dei consiglieri sono ben mirate. Si legge nella nota che “nel caso in cui il Presidente del consiglio comunale Sullo non dovesse procedere alla convocazione immediata per una data imminente, ci riuniremo noi in consiglio comunale per occupare la stessa ed accendere i riflettori per le istituzioni (Prefetto, Assessorato regionale autonomie locali) e l’opinione pubblica siracusana ala quale ad oggi non è stato comunicato come sono state utilizzate i soldi della collettività”.

L’altra accusa che viene mossa nei confronti dell’amministrazione aretusea è la mortificazione del lavoro del consiglio probabilmente allo scopo di evitare il confronto trasparente nella sede delle istituzioni.

Sul rinvio della discussione in consiglio comunale del rendiconto 2014, l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Per l’amministrazione comunale, il rendiconto 2014 è un atto perfezionato sin dal 30 aprile scorso e non necessita di alcuna correzione o rettifica prima del passaggio in consiglio comunale per l’approvazione. Campate in aria sono, dunque, le pretese di leggere il rinvio con la necessità di integrare gli atti consiliari, che sono e restano quelli depositati alcuni mesi fa.

“Il rinvio, invece -continua l’assessore- è collegato a un adempimento introdotto dalla nuova normativa che stravolge il sistema contabile degli ultimi 20 anni. Un adempimento che riguarda l’anno 2015, che deve essere adottato con un atto di Giunta il quale, a sua volta, deve essere approvato contestualmente al rendiconto 2014. Parliamo dell’analisi dei residui, attivi e passivi, la cui differenza quantificherà il disavanzo di amministrazione che, secondo le nuove regole, sarà spalmato nei prossimi 30 anni. Si tratta di oltre 40mila voci già esaminate dal servizio finanziario e che vanno validate dai responsabili dei servizi cui spetta la gestione operativa delle entrate e delle uscite dell’ente. Ciò significa che i singoli dirigenti devono assumere specifiche determinazioni poi recepite nell’atto di Giunta. Circa la questione delle variazioni di bilancio di competenza del Consiglio, il Comune non ne ha adottate; ci sono solo variazioni al piano esecutivo di gestione (storni tra interventi dello stesso servizio) e impinguamenti con prelievo dal fondo di riserva di competenza del sindaco, come previsto per legge.

“In merito ai termini della scadenza per l’approvazione del consuntivo-conclude- ricordo che il commissario ha assegnato al consiglio comunale il termine del 24 ottobre”.

Nel frattempo attendiamo una nuova convocazione.

 

C.T.

Pubblicità