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Siracusa, i sindacati riuniti per rilanciare il Paese

Riunione ieri a Siracusa tra i tre sindacati Cgil Cisl e Uil sulla possibilità di un modello di sviluppo e valorizzazione delle eccellenze. Attivo Unitario il 23 ottobre alla Cassa Edile a Siracusa.

Siracusa, 7 ottobre 2015 – Le segreterie unitarie di Cgil Cisl Uil, riunite ieri sera al completo, hanno stabilito un primo cronoprogramma di iniziative che porterà ad una mobilitazione popolare a sostegno di una vertenza complessiva per il lavoro e lo sviluppo nel territorio. L’attivo provinciale unitario, il prossimo 23 ottobre, sarà presente nel salone della Cassa Edile per rilanciare il ruolo unitario del sindacato e proporre un modello di sviluppo che guardi alla valorizzazione delle eccellenze del territorio.

Il report offerto dal sindacato unitario è grave. Disoccupazione al 25 per cento, tasso di povertà in aumento come confermato dai dati Caritas, settori produttivi in crisi latente, dall’edilizia alla metalmeccanica, dai servizi al pubblico impiego, dal turismo all’agricoltura, mancanza di progettualità. Una valutazione a tinte forti e preoccupante, quella che il sindacato siracusano offre sullo stato dell’economia locale.

“Il quadro è desolante, – hanno commentato i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò – ora si punti allo sviluppo delle eccellenze di questo territorio che sono l’agroalimentare e il turismo. Un modello nuovo, dinamico, che guardi a creare nuova occupazione attraverso questi settori. Sono elementi di nuovo sviluppo che, invece, l’industria non ci potrà dare in termini di maggiore occupazione, perché l’obiettivo è di consolidare, risanare, bonificare e rendere competitivo l’esistente, hanno chiarito.

Il sindacato indica anche le politiche sociali come opportunità di sviluppo occupazionale. Quel terzo settore che assorbe professionalità, parla ai giovani, agli anziani, alle donne; fasce sociali importanti e che stanno subendo la crisi in maniera peggiore.

Cgil, Cisl e Uil sottolineano, però, l’importanza strategica delle infrastrutture. “Vengono prima di tutto – hanno sottolineato i tre segretari – perché senza infrastrutture moderne nessun altro settore può pensare di svilupparsi.»
Il sindacato, che dopo l’attivo del 23 ottobre esaurirà una serie di passaggi nei luoghi di lavoro, guarda ad una grande mobilitazione popolare. Il sindacato si propone come coagulo di tutte le forze sociali e politiche del territorio – hanno aggiunto Zappulla, Sanzaro e Munafò – Siamo noi che mettiamo a disposizione del territorio la nostra progettualità e la capacità di mobilitazione, in una fase in cui la Politica fatica ad essere punto di riferimento per il territorio e autorevole interlocutore nei confronti del Governo Nazionale e Regionale. Adesso tocca a noi -concludono- a questo sindacato dei lavoratori, indicare la strada e offrire ai partiti e alle istituzioni una piattaforma utile a fare ripartire lo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale del nostro territorio”.

Corrado Tardonato

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