RegioneSiracusa

Siracusa. Che mingh… di Capodanno ! Prima la pioggerellina, poi la neve e il freddo. In Piazza Duomo poche persone per uno spettacolo sottotono.

E’ andata meglio a chi si è ritrovato a festeggiare l’inizio del nuovo anno con un bel cenone a casa di parenti o nei pochi ristoranti e locali che lo hanno approntato. Chi, invece, si è organizzato per festeggiarlo all’aperto, in Piazza Duomo, è rimasto deluso e infreddolito. Partito in sordina poco prima delle 23 con la solita musica urlata dal palco con poca sostanza, è andato via via scemando sino al countdown degli ultimi minuti prima dello scadere dell’anno vecchio. Qualche tappo di bottiglia di spumante, pochi botti e tanti baci con i self dei telefonini e poi giù la prima vera nevicata che l’assessore Italia aveva deliberato nell’ultima giunta. Una cornice insolita e romantica che non è stata letta nella giusta misura. Ci ha pensato poi la cantante Federica Buda a tirar su i pochi presenti con i tanti ombrelli aperti. Buono il sound e chiara la sua voce con una caduta di stile quando per rivendicare la nostra orgogliosa sicilianita’ ha invocato la Piazza ad accompagnarla a suon di…”minghia”. Note stonate per la serata e poco dopo la benedizione (anch’essa fuori luogo) dell’arcivescovo Pappalardo che dal suo balcone illuminato assaporava la nottata del primo dell’anno. E dire che il luogo e fra i più suggestivi della Sicilia: quell’ovale a mandorla della piazza con le splendide cornici in pietra bianca del Palazzo Vermexio, della Cattedrale, di Palazzo Beneventano  sia pure trapanate da quella punta in legno ben illuminata che, pur passando per eco sostenibile e riciclabile, non rende l’idea dell’albero di Natale. Per il resto una certa caciara amplificata dall’altra esibizione canora e un prematuro ritiro di tanti convenuti  anche per il freddo. Chi ha tentato di subentrare per concludere la serata dopo  aver brindato in altri luoghi,  ha  dovuto desistere ben presto e dopo qualche altra mezz’oretta quel che rimaneva della festa andava scemando sino alla conclusione. La formula e’ sicuramente da rivedere, la cornice ( neve compresa) da mantenere.

Andrea Bologna

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