Eventi e CulturaNewsRegione

Pozzallo: primo maggio sotto tono!

Manifestazione sotto tono quella organizzata dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Si è svolta anche a Pozzallo, oltre che a Roma, la manifestazione sindacale in occasione del I maggio, festa dei lavoratori e quest’anno anche festa dei migranti. Lo slogan della manifestazione, infatti, era “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo”. E non a caso è stata scelta proprio Pozzallo, uno dei porti simbolo degli sbarchi in Sicilia. Di primo mattino i rappresentanti delle tre confederazioni nazionali, guidati dai rispettivi segretari generali (Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo) si sono alternati sul palco montato in piazza della Rimembranza, letteralmente invasa da gente proveniente da tutte le parti della Sicilia e colorata dalle bandiere delle tre sigle sindacali. “C’è solo la propaganda di chi continua a dire che con un decreto si crea occupazione”, ha gridato la Camusso dal palco. “Lo diciamo da mesi, purtroppo i dati della disoccupazione trovano solo conferme”, ha fatto eco il segretario generale della Uil, che ha continuato rivolgendo un pensiero ai morti del mediterraneo e a quelli del Nepal. La Furlan, senza mezzi termini, ha attaccato la legge Fornero definendola “la peggiore riforma previdenziale d’Europa”. “Va rottamata”, ha urlato senza mezze misure, prendendo in prestito una famosa locuzione renziana. Un comizio rivolto ai problemi dei lavoratori e alle tragedie dei migranti: “per dire basta – è stato il filo conduttore dei tre segretari – ai morti nel Mediterraneo, che non può essere un cimitero”. E proprio in ricordo dei migranti morti sono state lanciate in mare le corone di fiori ed è stato rispettato un minuto di silenzio. Tanta partecipazione ma, spiace dirlo, poche iniziative, considerando che l’evento era stato presentato e pubblicizzato come il “concertone del primo maggio” che sarebbe dovuto essere, secondo le aspettative, simile a quello di Roma. Invece alle 14 era già tutto finito, i più andavano via con le bandiere arrotolate e coloro che arrivavano trovavano un palco vuoto e il silenzio. Un silenzio che si è mantenuto per tutto il resto del pomeriggio, nonostante il numeroso pubblico accorso che ha dovuto ripiegare con una, se pur piacevole, passeggiata sul lungo mare o per i negozi (i pochi aperti, visto il giorno di festa). Per fortuna sul tardi si è poi esibita “L’orchestra italiana” di Renzo Arbore, che ha ravvivato la piazza. Tra una passeggiata era pure possibile notare un insolito assessore allo spettacolo intento a ritirare le bandiere al palazzo comunale, per mancanza di personale! Insomma: si è trattato di un evento unico per la Sicilia che sarebbe potuto essere l’occasione giusta per emulare Roma e creare richiamo nazionale (richiamo che, comunque c’è stato, vista l’importanza che è stata data dalle reti nazionali. E invece, spiace dirlo, non si è saputa cogliere l’occasione e l’evento è rimasto un po’ sotto tono. Solite cose alla siciliana!

Pubblicità