Noto

Noto. I residenti di contrada Volpiglia plaudono all’iniziativa dell’amministrazione di ripristinare il rifugio sanitario

Noto. “Siamo contenti se il Comune vuole sconfiggere il problema del randagismo a Noto e riportare la Struttura di contrada Volpiglia alla sua funzione originaria di ambulatorio per animali domestici e non di canile come è stato trasformato abusivamente in passato dallo stesso Comune e dalle varie amministrazioni succedutesi”.

Così si sono espressi i residenti della contrada netina dopo le notizie circolate sulle intenzioni future dell’amministrazione comunale di cambiare la destinazione d’uso del rifugio Blando, che sorge lungo la Ss 115 che collega Noto a Rosolini, a seguito anche dell’avvio dei due progetti paralleli per la prevenzione del fenomeno del randagismo in città.

“Quella struttura – ha proseguito l’agronomo Vincenzo Moscuzza, rappresentante dei residenti – viene finalmente riportata a un luogo di cura e non di sosta. E noi comunità dei residenti ne prendiamo atto e vigileremo che non si trasformi nuovamente in un canile per cani che nessuno vuole adottare o che si ritengano pericolosi”.

In caso contrario, i cittadini e gli operatori economici vicini, si vedranno costretti a riprendere le lotte che li avevano visti protagonisti nel periodo recente, con azioni di protesta eclatanti anche nei confronti dell’amministrazione.

Ottavio Gintoli

(Foto d’archivio)

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