La Finanza arresta padre e 2 figli per bancarotta fraudolenta e gli sequestra 4 milioni di euro

I militari delle Fiamme Gialle di Catania hanno eseguito il provvedimento di custodia cautelare per 3 imprenditori cataniesi, Rosario Furnò di 66 anni ed i figli Sandro e Piero rispettivamente di 33 e 44 anni per l’ipotesi di bancarotta fraudolenta accertata nell’ambito del fallimento della società commerciale Betoncat Sas.

La società catanese  operante sul territorio nazionale nel settore della costruzione di opere idrauliche e con un fatturato annuo di 10 milioni di euro, era stata dichiarata fallita dal Tribunale di Catania giorno 1 dicembre dello scorso anno. La misura patrimoniale del sequestro preventivo colpisce il profitto realizzato dai Furnò per effetto della distrazione e dissipazione delle risorse finanziarie della stessa società.

In particolare, la spregiudicata e illecita gestione degli affari societari operata dagli amministratori è stata caratterizzata da una sistematica alterazione delle scritture contabili tesa a nascondere la destinazione del patrimonio aziendale verso finalità estranee allo scopo sociale. L’azione criminale posta in essere dagli indagati si è contraddistinta anche per la perdurante inosservanza degli obblighi di versamento di tributi erariali e contributi previdenziali che ha determinato un debito verso lo Stato di circa 20 milioni di euro.

Dall’indagine dei finanzieri è emerso il ricorso a svariati espedienti contabili tutti finalizzati a rappresentare un risultato d’esercizio migliore di quello effettivamente conseguito. L’analisi della copiosa documentazione contabile acquisita ha permesso di rilevare, tra le tante operazioni commerciali frutto di un’insana gestione aziendale, una serie di trasferimenti azionari, mediante donazione, tra parenti e affini della famiglia Furnò strumentali a minimizzare le responsabilità penali e civili degli effettivi amministratori. I 4 milioni di euro circa sottoposti a sequestro si riferiscono anche ad operazioni effettuate dalla fallita con società solo apparentemente terze – Costruzioni Generali Gasdotti Srl (CO.GE.GAS.) di Regalbuto (EN) e Furnò Costruzioni Ferroviarie (F.C.F.) S.p.a. di Catania, tutte riconducibili alla stessa famiglia Furnò.

La Guardia di Finanza di Catania ha, dunque, provveduto a porre agli arresti domiciliari Rosario, Sandro e Piero Furnò e a eseguire i sequestri di 15 conti correnti intestati e nella disponibilità degli indagati, della Costruzioni Generali Gasdotti Srl e della Furnò Costruzioni Ferroviarie S.p.a. fino all’ammontare del profitto criminale conseguito

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