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Inchiesta Anas: tra gli arrestati anche i vertici della Tecsis, i responsabili del crollo viadotto Scorciavacche

Ci sono anche due noti imprenditori catanesi ai vertici della società Tecnis, Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, tra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sull’Anas. La Tecnis, colosso imprenditoriale del Sud Italia, si è aggiudicata appalti pubblici per quasi 800 milioni di euro l’anno tra i quali un lotto del viadotto “Scorciavacche”, sulla Palermo-Agrigento, franato una settimana dopo l’inaugurazione nel dicembre scorso.

Nell’inchiesta delle fiamme gialle, che ha portato a 10 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma, sono coinvolti 5 dirigenti e funzionari dell’Anas della Direzione generale di Roma, 3 imprenditori, titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche, un avvocato, e l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri. L’esponente politico ha ricoperto il suo incarico come membro della Margherita dal maggio 2006 al maggio 2008, durante il secondo governo Prodi, con Antonio Di Pietro ministro. Dal gennaio 1999 all’aprile 2000 era stato presidente della Regione Calabria.

Sono circa trecento i finanzieri impegnati nell’esecuzione delle ordinanze emesse dal nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Dama nera’.  Le ordinanze sono scattate “sulla scorta degli elementi di reità acquisiti nel corso delle indagini svolte dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, coordinati dalla procura di Roma.

Tra le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, ai dieci destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare oltre alla corruzione, c’è anche il voto di scambio.

Ilaria Greco

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