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Elezioni comunali in Sicilia: il resoconto

Affluenza in calo rispetto alle scorse elezioni amministrative. Si va al ballottaggio in quasi tutti i comuni chiamati al voto tranne alcune eccezioni. Ad Agrigento Lillo Firetto ha sbaragliato gli avversari diventando Sindaco a primo turno. Ad Augusta ballottaggio tra Di Pietro e Paci.

Votanti in calo per le comunali in Sicilia dove alle 15 di lunedì (unico caso in Italia) sono state chiuse le urne nei 53 comuni chiamati al voto: ha votato il 64,44% degli aventi diritto (446.379 su 692.706). In quasi tutti i comuni dove si è votato l’affluenza è stata in calo rispetto alla volta precedente. Ad Agrigento ha votato il 67,46% degli aventi diritto (-4,88%) e a Enna il 66,67 % (-4,54%). Si va al ballottaggio in quasi tutti i comuni tranne alcune eccezioni. Ad Agrigento  Calogero Firetto sostenuto da Pd, Udc, Ncd e liste civiche con la bellezza del 60 per cento dei voti ha letteralmente schiacciato gli altri sei candidati ed è stato eletto sindaco di Agrigento al primo turno. “Girando le strade, comprendevo che avremmo avuto un bel risultato. – ha detto a caldo il neosindaco – I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione. Adesso si riparte da una città che troviamo a pezzi”. A Raffadali (Ag) è stato eletto sindaco Silvio Cuffaro col 50,03% dei voti. Era sostenuto da liste di centrodestra. Il neosindaco, che era già stato sindaco del comune agrigentino, è fratello di Totò Cuffaro, l’ex presidente della Regione siciliana che sta scontando la condanna in carcere per favoreggiamento aggravato.

Sindaci scontati quelli di Caltavuturo e Lascari dove gli unici candidati erano rispettivamente Domenico Giannoppolo e Giuseppe Abbate, ma perché l’elezione fosse regolare occorreva che si recassero alle urne la metà più uno degli elettori.

A Enna andranno a ballottaggio per la poltrona di sindaco Vladimiro Crisafulli che ha ottenuto il 40,95% dei voti sostenuto da liste di centrosinistra e Maurizio Dipietro col 24,36% sostenuto da liste civiche. Il candidato del M5s Davide Solfato ha ottenuto il 17,45%.

Anche ad Augusta si andrà al ballottaggio. Sfidanti: Cettina Di Pietro, del Movimento 5 Stelle e Niky Paci, candidato con Civico 89, Noi per la Città, Attivamente, Prima Augusta, Tu Territorio Unito. E a quanto pare, stando alle ultime notizie trapelate, non ci sarebbe in vista alcuna alleanza.

Presunte irregolarità nelle operazioni di voto, a Gela, sono state segnalate dal “Movimento 5 stelle” e dalla sorella del candidato a sindaco, Maurizio Melfa. Riguardano la presenza di elettori con telefonini in cabina e una presunta sostituzione di persona nell’esercizio del diritto di voto. Valentina Melfa avrebbe presentato una denuncia alla polizia.

 “I risultati delle elezioni in Sicilia premiano le liste dei candidati del centro-sinistra e confermano il trend di cambiamento e rinnovamento in atto nella Regione”. Ha commentato il presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Significativa – continua il Presidente – l’affermazione dei candidati a Marsala, i risultati di Bronte e Barcellona, comuni che vanno al ballottaggio, la grande vittoria ad Agrigento, così come importanti sono stati i risultati delle liste in altri comuni, come Raffadali. Gela conferma la  vittoria strepitosa delle liste del centro-sinistra. Il Megafono ottiene gli stessi voti del Movimento cinque stelle. Ci sarà un ballottaggio, ma anche a Gela in una fase difficile, il centro-sinistra ha retto. La campagna di diffamazione calunniosa che alcuni personaggi hanno portato in campo elettorale, con soggetti che mi hanno attributo che nel caso di vittoria del candidato del Movimento 5 stelle avrei chiuso i rubinetti alla città, ė falsa. Gela è la mia cittá e mi batterò come un leone, ma sinceramente queste affermazioni calunniose non hanno senso. La sola cosa che ho detto è che il candidato del Movimento cinque stelle non vuole investimenti”.

Ilaria Greco

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