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Augusta: L’Ugl scrive al Provveditore per le precarie condizioni della gestione della casa di reclusione

L’UGL, l’Unione Generale del Lavoro sezione polizia penitenziaria, scrive al Provveditore, e per conoscenza alle istituzioni di competenza per denunciare le precarie condizioni in cui sono costretti la lavorare gli agenti penitenziari presso la casa di reclusione di Augusta.

“Nella struttura vi era una politica di gestione del personale tutt’altro che paritaria, lo si era detto e ridetto, tanto da divenire uno dei principali problemi noto ai più anche grazie alle svariate segnalazioni fatte dalla scrivente UGL ma, invero, anche da qualche altra sigla” si legge nella nota trasmessa Dirigente Federale Nazionale Sebastiano Bongiovanni.

“La direzione dell’istituto continua imperterrita  – si legge ancora – a mostrare indifferenza verso le problematiche di disagio che certi modi di fare destano nei confronti di gran parte dei dipendenti. Anzi, in certi casi, come quello che l’UGL intende denunciare con la presente, il direttore dell’istituto, col consenso di un cartello sindacale, stranamente divenuto “ispiratore” della direzione ha assunto una posizione  oltre che irragionevole anche svantaggiosa per la funzionalità dell’istituto ed in particolar modo del settore colloqui”.

“L’apice della irragionevolezza del direttore e dei suoi “sprovveduti” suggeritori sta nel fatto che ad alcune delle predette cariche fisse vengono imposti servizi a turno con orari diversi da quelli spettanti (esempio anziché la mattina quando vi sono i colloqui aperti vengono impiegati di sera)  e per fronteggiare l’ovvio impoverimento creato da tale distoglimento di personale, la direzione ha pensato bene di depauperare personale dal servizio a turno: insomma una gestione del personale singolare, volta al malcontento generale del personale. Il clou lo si è avuto lo scorso sabato, giornata in cui tre unità addette all’U.O. colloqui sono state obbligate ad espletare il servizio serale in istituto e alcune unità risultavano legittimamente assenti. Di conseguenza il settore colloqui si è ritrovato con una manciata di dipendenti che non riuscivano a ricoprire neanche la metà delle postazioni previste in detto settore. Gravissimo, se corrispondesse al vero, il fatto che nonostante già dal giorno prima si era percepita la difficoltà per l’U.O. colloqui di affrontare regolarmente il sabato lavorativo nel quale, tra l’altro, erano previsti colloqui dell’utenza “comune protetti” e “Alta sicurezza”, sembra che i vertici dell’istituto in questione abbiano manifestato con rilevante determinazione il diniego a disporre il reintegro delle tre unità volutamente tolte. Ciò, ovviamente, ha messo in ginocchio la suddetta U.O. che, trovando serie difficoltà ad avviare l’attività, per raggiungere i minimi livelli di sicurezza ha dovuto chiedere supporto al servizio a turno dal quale ha ricevuto ben 4 unità con la paradossale conseguenza che anche il servizio a turno, nella programmazione mattinale già deficitaria per le assenze, ha subito un ulteriore depauperamento di personale. Una politica gestionale che riteniamo poter definire inconcludente” continua ancora Bongiovanni.

L’UGL con questa nota chiede al Provveditore un intervento finalizzato a porre fine a certe scelte gestionali e a ripristinare la regolare funzionalità e efficienza di un settore, quello dell’U.O. colloqui, che da oltre un anno è stato oggetto di continue pressioni ingiustificate che hanno determinato negli addetti timore e tensione lavorativa tale da indurre taluni anche a chiedere di essere avvicendato

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