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(Video) A rischio licenziamento dopo il 31 dicembre i precari dei Comuni di Augusta e Avola insieme agli altri precari degli enti locali siciliani.

Non ancora scongiurato il rischio di essere licenziati dopo il 31 dicembre prossimo per i precari dei Comuni del siracusano di Augusta e Avola le cui amministrazioni sono in pre-dissesto finanziario. Se il Senato non approverà’ la norma che ne proroga i contratti anche per quei Comuni che hanno dichiarato il dissesto finanziario o chiesto il riequilibrio, i loro contratti a tempo determinato difficilmente potranno essere prorogati. In particolare, circa 1.800 di questi precari non sono “coperti”  da un emendamento fatto approvare alla Camera. Si tratta di tutti quei lavoratori che fanno parte dell’organico di enti locali che hanno già inoltrato al dipartimento regionale delle Autonomie locali, la domanda di “dissesto” o di riequilbrio, cioè di pre-dissesto. Per questi Comuni non è possibile procedere non solo alle assunzioni ma anche al rinnovo stesso dei contratti. E proprio per questo motivo, si sta pensando a una soluzione da mettere nero su bianco a Palazzo Madama. Tra i Comuni impossibilitati a prorogare i contratti dei precari, anche  Catania, oltre a grossi centri come Bagheria, Cefalù e Augusta e Milazzo. Quest’ultimo è l’unico Comune del Messinese ad avere già avanzato domanda di dissesto finanziario. Gli altri sono quelli di Aci Sant’Antonio, Caltagirone e Santa Venerina in provincia di Catania, Bagheria in provincia di Palermo, Comiso e Ispica in provincia di Ragusa. I Comuni che hanno chiesto un “riequilibrio finanziario” si trovano nella medesima situazione.     Comuni che sono in uno stato di “pre-dissesto”. Si tratta di Casteltermini e Ribera in provincia di Agrigento; Giarre, Riposto, Scordia e Tremestieri etneo nel Catanese (oltre, come detto, al capoluogo); Capri Leone, Castelmola, Ficarra, Giardini Naxos, Militello Rosmarino, Mirto, Sant’Agata di Militello, Scaletta Zanclea, Terme Vigliatore e Tortorici in provincia di Messina; oltre a Palermo e Cefalù, poi, nella provincia del capoluogo i comuni in dissesto o pre-dissesto sono quelli di Caccamo, Monreale e Montelepre. Nel siracusano poi oltre ad Augusta,  c’è anche il Comune di Avola dove le persone ancora da stabilizzare e a rischio licenziamento sono oltre 100.

Andrea Bologna

 

 

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