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A.S. Siracusa: a Modica finisce 1 a 1. Non bastano dieci palle gol

Il Siracusa porta via un punto dal “Pietro Scoglio” di Modica ma potevano essere benissimo tre. Non sono bastate, infatti, oltre dieci clamorose occasioni da rete. Il Modica ne approfitta e ringrazia. Circa duecento i sostenitori azzurri che al termine dell’incontro hanno applaudito i propri beniamini per la bella prestazione, incoraggiandoli in vista del prossimo impegno in casa dell’Acireale di domenica 25 gennaio. Mister Anastasi schiera i suoi con il 3-5-2. Vitale fra i pali, difesa a tre composta da Pettinata, Zappalà e Santamaria. Orefice agisce da esterno di centrocampo, a sinistra va Fichera. Mascara davanti la difesa con Arena e Palermo in mediana. In avanti Contino fa coppia con Petrullo. Il Siracusa deve fare a meno di D’Agosta, Conti e Montella. All’inizio il Modica sorprende gli azzurri con due ripartenze. All’11 Rosi sfiora il palo con un pallonetto. Al 15’Okolie realizza in contropiede. La reazione degli aretusei è veemente. Al 18’ grande spunto di Orefice ma Petrullo non ci arriva per un soffio. Al 19’ ancora Petrullo pericoloso, stavolta servito dalla sinistra, non trova il guizzo vincente. 20’ Arena manda alto di poco sopra la traversa. E’ un vero e proprio dominio e al 26’ Orefice serve Palermo, ma Cantone devia in angolo. Al 31’ Mascara sigla l’1 a 1 direttamente su punizione. Al 37’ Petrullo non realizza da pochi passi. La ripresa si apre con un nuovo contropiede modicano, Ravalli a tu per tu con Vitale si fa ipnotizzare dall’estremo difensore azzurro. Anastasi manda in campo Grasso per Zappalà provando in tutti i modi a vincere la gara. 60’ gran spunto di Grasso che mette al centro per Petrullo che da pochi centimetri dalla linea di porta manda alto. Un minuto dopo Grasso ci prova da solo e con un tiro a giro sfiora l’incrocio. Ma non finisce qui. Al 73’ gli azzurri sfiorano la rete in ben tre circostanze, ma il Modica si salva miracolosamente in mischia. Nel finale il forcing aumenta ma il risultato non cambia. Domenica turno di riposo per gli uomini di Anastasi.

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