Dopo due anni di polemiche, il tribunale respinge la richiesta dei lavori di un residence sulla Scala dei Turchi da parte di società siracusana

La società edile siracusana Co.Ma.Er. avrebbe dovuto costruire un complesso di 54 alloggi residenziali, con tanto di piscine e parchi annessi, a poche centinaia di metri da uno dei più bei costoni rocciosi del mondo, particolarissimo per la sua marna bianca. Si tratta della splendida Scala dei Turchi a Realmonte, in provincia di Agrigento, dove, già l’anno scorso, era scoppiato lo scandalo in merito alla notizia, appunto, dell’inizio dei lavori di un complesso residenziale vip. Purtroppo per la società, però,  il tribunale del riesame di Agrigento ha respinto la richiesta dei costruttori aretusei: dopo accurate indagini, infatti, la Procura avrebbe accertato che il progetto era stato redatto “in una situazione di totale illegalità”, in quanto il progetto viola una legge del lontano 1991 che viete di realizzare ogni tipo di opera, a tutela del sito. “Tutti i provvedimenti della Soprintendenza in favore della costruzione delle villette sulla Scala dei Turchi risultano doppiamente illegittimi”, così la Procura della Repubblica di Agrigento. L’area resta adesso sotto sequestro.  Tutto ciò dopo due anni di polemiche innescate – tra gli altri – da alcune associazioni ambientaliste, subito dopo l’abbattimento del famoso eco-mostro che sorgeva a pochi metri dalla marna calcarenitica; polemiche che avevano portato alla revoca dei lavori. A Luglio scorso la stessa società aveva chiesto al comune di Realmonte un risarcimento danni pari a 10 milioni di euro.

Si chiude così una partita importante per gli amanti del luogo e, in generale,  per tutti gli ambientalisti e amanti della natura. Un altro deciso attacco all’abusivismo edilizio a favore del paesaggio e della legalità.

 

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