Siracusa, Evoluzione Civica contesta l’affidamento ai privati degli impianti sportivi
Siracusa (25/02/2016) – “Lo sport è di tutti e deve essere per tutti, per qusto Evoluzione Civica propone una soluzione semplice ma rivoluzionaria, dopo più di vent’anni di gestioni private, che ci hanno privato, quasi del tutto, di impianti sportivi efficienti: la pubblica amministrazione torni a svolgere la sua funzione primaria, quella di amministrate i beni pubblici, gestendoli direttamente”.
Impianti sportivi comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale. Questa in estrema sintesi la proposta di Gaetano Penna, segretario politico di Evoluzione Civica, che stamani ha tenuto una conferenza stampa sul tema chiedendo al Sindaco di ritirare l’attuale bando in scadenza nei prossimi giorni.
“Le associazioni sportive potranno così finalmente dedicarsi soltanto a far praticare il proprio sport – ha aggiunto Penna – mentre il Comune deve mettere tutti nelle condizioni di svolgere l’attività sportiva, agonistica e non, nel modo migliore ed a parità di condizioni. Garantendo inoltre a tutte società sportive la possibilità di usufruire di un’impiantistica adeguata alle ambizioni sportive anche di vertice”.
Le considerazioni del Segretario politico di Evoluzione Civica prendono spunto dall’Avviso Pubblico dell’Ufficio Politiche dello Sport del Comune di Siracusa intitolato “IMPIANTI DI PROPRIETA’ COMUNALE – PROPOSTA DI RIGENERAZIONE; RIQUALIFICAZIONE E AMMODERNAMENTEO” che fa riferimento all’art. 15 del D. L. 25/11/2015 n. 185, convertito con legge n. del 22/01/2016. Quest’articolo, è intitolato “MISURE URGENTI PER FAVORIRE LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SPORTIVI NELLE PERIFERIE URBANE”, ed è principalmente finalizzato al trasferimento al CONI 100 milioni di euro nel triennio 2015-2017, nell’ottica prevalente della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, nell’ambito di un Piano che il CONI presenterà alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’approvazione. Soltanto al comma 6 si prevede che “al di fuori degli interventi previsti dal Piano” associazioni e le società sportive senza fini di lucro possano presentare agli Enti Locali, sul cui territorio insistano gli impianti sportivi “un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento e per la successiva gestione” e se gli Enti Locali riconoscono l’interesse pubblico del progetto, le associazioni possono ottenere una GESTIONE GRATUITA per un periodo proporzionale al valore degli interventi e comunque non inferiore a cinque anni”.
“Ma gestione gratuita significa solo che pagherà qualcun altro – sottolinea Gaetano Penna -. Come potrà, infatti, una associazione sportiva, che ha già grandi difficoltà a trovare il denaro necessario per svolgere la propria normale attività, a sostenere i costi per la rigenerazione, riqualificazione o ammodernamento di un impianto sportivo? Si deve pensare che fingerà di farlo, oppure che farà pagare i costi all’utente finale, cioè al cittadino. Con la conseguenza che non tutti potranno permettersi il lusso di far praticare uno sport ai propri figli. I cittadini pagano già le tasse, proprio affinché la pubblica amministrazione possa, come deve, amministrare i beni pubblici. Perché i cittadini dovrebbero pagare due volte? Prima le tasse alla pubblica amministrazione e poi il gestore privato degli impianti sportivi?”.
Per il delegato provinciale del Coni, Liddo Schiavo la pubblica amministrazione non ha le risorse economiche per gestire direttamente gli impianti. Dunque non si può prescindere dal coinvolgimento diretto dei privati: “Questi però devono ottemperare agli impegni di manutenzione e miglioramento degli impianti, pena la decandenza del contratto di gestione”.
Interessante l’idea lanciata dall’avvocato Aldo Modica, manager sportivo, che ha proposto l’istituzione della “Sport Commission”, un organismo che abbia come missione quella di favorire l’attrazione, la promozione e il sostegno di eventi sportivi nel territorio con ricadute a livello turistico.
“Non la vecchia ed obsoleta consulta dello sport – ha precisato Aldo Modica – ma un partner pubblico che collabori con le associazioni sportive, che le assista e le sostenga, non solo per i grandi eventi, come ad esempio il prossimo Mondiale di Canoa Polo, ma per ogni attività sportiva che possa avere rilevanza per il turismo, e per ogni esperienza turistica legata allo sport. Perché ogni sportivo viaggia, ed è quindi turista, ed il turismo è un bellissimo sport. Per fare squadra e far vincere l’economia di Siracusa”.
Il manager sportivo ha ricordato che Siracusa ha un patrimonio di impiantistica sportiva di grande rilievo, che nonostante l’età, mantiene intatta la sua potenziale importanza economica e strategica per il territorio: lo Stadio “De Simone”; la “Cittadella dello Sport”, voluta dal compianto Concetto Lo Bello; il Campo “Pippo Di Natale”; per non dimenticare l’Autodromo; e quello che considero uno dei più belli tra gli impianti sportivi “naturali” del mondo, il porto di Siracusa.
“Non si tratta di impianti delle periferie urbane da rigenerare o riqualificare – ha concluso Aldo Modica – ma di asset fondamentali da valorizzare, se guardiamo allo sport come una risorsa per la città, e non come un problema”.