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Tragedia Melilli, le dichiarazioni di cordoglio e di rabbia del mondo politico e dei sindacati. Oggi sciopero dei lavoratori

I familiari, i colleghi e gli amici e tutta la comunità non si danno ancora pace in seguito alla morte sul lavoro dei due operai di 33 e 37 anni nella zona industriale di Priolo. Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, insieme a tutte le categorie impegnate nell’area, hanno deciso di indire lo sciopero generale dell’intera zona industriale siracusana e hanno chiesto al Prefetto la convocazione urgente di un tavolo sull’emergenza sicurezza. I lavoratori si sono dati appuntamento questa mattina all’alba davanti all’ingresso.

“È il momento di reagire a uno stato di cose che, in materia di appalti, sta mettendo a rischio i lavoratori. – dicono con fermezza segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò –  Uno stato di cose inaccettabile che, come sindacato, stiamo sottolineando con le categorie da diverso tempo. Non si può sacrificare sull’altare del risparmio la vita di queste persone”.

Stavano effettuando un’ispezione in una vasca del reparto di etilene dell’impianto Eni Versailis,  quando uno dei due e’ stato investito da vapori di idrocarburi che fuoriuscivano dal pozzetto. Perdendo i sensi e caduto all’interno della vasca, il compagno ha cercato prontamente di soccorrerlo calandosi all’interno ma nel respirare le esalazioni e’ rimasto svenuto all’interno sino alla morte. Malgrado siano arrivati subiti i soccorritori anche con l’ausilio di un elicottero, e i tentativi di rianimarli, non c’è stato nulla da fare per i due sfortunati operai che lavoravano per una ditta dell’indotto la Xifonia. E tante sono oggi le parole di cordoglio e di rabbia e tanta la voglia di fare chiarezza.

“Mi unisco al dolore e alla rabbia dei familiari e degli amici delle due vittime dell’ultimo incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento Versalis di Priolo. Un incidente che arriva a continuare la lunga scia di dolore su cui non si può rimanere in silenzio.” – afferma l’on. Gennuso –  La zona industriale siracusana non può scontare il suo declino sulla pelle degli operai: occorre un piano serio che riguarda la sicurezza sul lavoro e la formazione continua dei lavoratori. Adesso chiediamo alla magistratura di fare luce sull’ultima tragedia e di individuare eventuali responsabilità”.

«Vicino alle famiglie dei lavoratori, ma serve sin da subito verificare cosa è accaduto». Anche il deputato regionale Bruno Marziano ha espresso la propria solidarietà e vicinanza alle famiglie dei due operai che ieri hanno perso la vita al Petrolchimico di Priolo. «Una tragedia – ha dichiarato il parlamentare regionale – nei confronti della quale non si può rimanere in silenzio. Esprimo la mia massima vicinanza alle famiglie dei due giovani operai e a tutte le organizzazioni sindacali e sono pronto e disponibile a partecipare ad ogni tipo di iniziativa di solidarietà che verrà organizzata. Bisogna, però, capire con chiarezza cosa è accaduto nell’impianto». Il deputato regionale oggi ha partecipato alla giornata di sciopero indetta dai sindacati nella zona industriale.

Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, ha diffuso la seguente dichiarazione:

“Esprimo cordoglio e solidarietà ai familiari delle vittime di quest’ultima tragedia che ha colpito i lavoratori della zona industriale siracusana. In attesa che si faccia chiarezza sulla morte dei due operai, non possiamo non rilanciare la battaglia per la sicurezza del polo petrolchimico. Devono cambiare radicalmente i rapporti tra industrie ed imprese dell’indotto. Non è più possibile basare  l’aggiudicazione degli appalti puntando esclusivamente sul massimo ribasso. Quando le aziende sono costrette a risparmiare su tutto per non andare in rosso, c’è sempre il rischio che taglino anche sulla sicurezza. E questo non è tollerabile”.

Il componente della Commissione Lavoro della Camera, Pippo Zappulla,  si unisce al cordoglio e rinnova la sua proposta di istituire la Procura Nazionale sulla Sicurezza sul Lavoro. “Alla Magistratura il compito di accertare, presto e bene, la reale dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità penali. – dice – Rimango però convinto che il rispetto rigoroso delle procedure di sicurezza, la giusta manutenzione degli impianti e un diverso sistema degli appalti nella zona industriale rappresentino scelte non più rinviabili.

Ilaria Greco

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