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(Video) Siracusa: il cartello fuorviante di Archimede

Archimede, matematico, fisico e inventore siracusano, è considerato uno dei più grandi scienziati della storia.«Summis ingeniis dux et magister fuit»(«Dei più alti ingegni fu guida e maestro» ) così scriveva Heiberg in Archimedis opera omnia III. In effetti grandi sono stati i contributi che Archimede ha dato al progresso scientifico che spaziano dalla geometria all’idrostatica, dall’ottica alla meccanica. Fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera, intuì le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi, scoprì il funzionamento delle leve, tanto per citare solo qualcosa! E’ certamente uno dei personaggi più illustri di Siracusa e, soprattutto negli ultimi anni,  in molti stanno cercando di onorare il grande scienziato, in vari modi: ricordiamo ad esempio la pubblicazione di un libro da parte dello scrittore veneziano Mario Geymonat, latinista all’università Cà Foscari di Venezia, vincitore del Premio letterario Corrado Alvaro per “Il Grande Archimede”, oppure la ristrutturazione, da parte del Rotary Club, del busto marmoreo di “ARCHIMEDE”, opera dello scultore L.Campisi collocato nella latomia dei Cappuccini nell’anno 1885 fatta realizzare, come scritto sull’opera, da “IL CIRCOLO OPERAIO DI SIRACUSA ERESSE MDCCCXXXV”. È stato inoltre organizzato, a cura di un gruppo di matematici e fisici prevalentemente statunitensi, un congresso internazionale su Archimede a Siracusa, con relazioni e discussioni tutte in inglese e si prevede, inoltre, di realizzare un Museo di Archimede proprio nel centro della città. Non dimentichiamo, infine, la proposta dell’artista Antonio Leone di realizzare nel centro di Ortigia una statua in suo onore, a titolo gratuito. Ebbene, i siracusani sono affezionati a questa figura storica, a tratti quasi leggendaria (numerosi sono gli aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nella mente collettiva) a tal punto da attribuire alcuni reperti storici proprio a lui. E’ il caso della tomba monumentale che per tradizione è detta “Tomba Archimede”, scavata nella roccia all’interno dell’area cimiteriale greco-romana Necropoli Grotticelle. Si tratta in realtà di un colombario romano, cioè di una camera sepolcrale che all’interno presenta dei loculi arcuati dove erano poste molto probabilmente le ceneri di personalità romane del tempo. Non può essere la tomba di Archimede, in quanto di epoca assai successiva alla sua morte: è stata datata tra il I° secolo a.c. ed il I° secolo d.c. E’ vero, certo, che spesso gli archeologi quando trovano qualcosa di importante tendono a fantasticare e ad attribuire ciò che hanno trovato a personaggi illustri, ed è giusto d’altro canto fantasticare.  Guai se non lo si facesse! La ricerca archeologica non esisterebbe! E’ vero anche che questa tomba si differenzia dalle altre della stessa necropoli perchè sovrastata da un timpano triangolare calcato nella roccia, che doveva verosimilmente segnalare la tomba di un personaggio illustre. Stando, però, ai racconti di Cicerone (il quale aveva effettivamente trovato la tomba del grande matematico, della quale però fu persa successivamente la posizione) la vera tomba dovrebbe essere delimitata da una colonna sostenente un capitello sferico. Di questo particolare elemento architettonico non c’è traccia nella tomba che noi vediamo e in nessun settore del Parco Archeologico della Neapolis. La vera e propria tomba di Archimede potrebbe trovarsi, stando all’ipotesi degli studiosi, nel quartiere Acradina oppure in una necropoli ubicata ad ovest di Siracusa (Necropoli di Contrada Fusco).

Tempo fa la cittadinanza faceva notare la mancanza di una targa che segnalasse il ricordo, almeno simbolico, della presunta tomba di Archimede. Ma ecco adesso un cartello. E cosa si legge? “Tomba di Archimede”. Ora immaginiamo un turista che arriva a Siracusa e fa il suo giro turistico. Una volta giunto davanti a questa necropoli e una volta letto il cartello potrebbe esclamare: “Eureka!, la tomba di Archimede!!”. Ed è corretto, ci domandiamo, mettere dei cartelli turistici errati e fuorvianti? Non sarebbe più coretto scrivere: “Presunta Tomba di Archimede”? Oppure, meglio ancora: “colombario romano così detto «Tomba di Archimede»”? E’ giusto che un cartello esplicativo, che dovrebbe appunto “esplicare” risulti al contrario fuorviante??! Speriamo che l’Amministrazione comunale ponga presto rimedio a questo banale errore e che venga posta una cartellonistica corretta che indichi e descriva bene ciò che il territorio ci regala a testimonianza del passato e della storia.

Ilaria Greco
Tomba_archimede Tomba-di-Archimede tomba di archimede


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