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Pasquetta a Cava Grande: là dove volano ancora i falchi con la sinfonia della natura

La giornata non è stata assolata ma in tanti non hanno voluto rinunciare alla scampagnata del lunedì di Pasqua. Comitive di giovani e famiglie intere si sono riuniti nelle villette di campagna non rinunciando ai piatti tradizionali  con  una buona “arrustuta” di bistecche, salsicce, olive e cipollotti. Altri hanno preferito brevi spostamenti verso le città vicine della zona montana o delle zone costiere frequentate dai primi turisti richiamati dai riti pasquali.

Una delle mete più ambita e frequentata, soprattutto da giovani escursionisti e turisti, è risultata quella dei laghetti di Cava Grande. Un sito naturalistico spettacolare dove, già dal belvedere si può spaziare dal cono dell’Etna sullo sfondo, all’isola di Ortigia e alle prime colline degli Iblei dov’è facile ammirare il volo dei falchi e ascoltare la sinfonia del vento che filtra dai costoni e smuove i rami degli alberi. Una natura incontaminata che accompagna gli escursionisti lungo i sentieri che li portano sin giù verso le sponde dei laghetti. Qualcuno, malgrado il vento e una temperatura non promettente, non si è voluto perdere un tuffo nelle acque limpide.

In tanti, prima di scendere giù per i sentieri, hanno chiesto informazioni ai forestali presenti nella postazione d’accesso; anche perchè, c’è un ticket da pagare: 2 euro a persona, 1 euro con la riduzione e 4 euro a famiglia. Un luogo da non mancare per vivere una giornata nel rispetto di una natura quasi incontaminata e unica.

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