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La morte di Imbesi, simbolo del calcio siracusano, lascia un vuoto indelebile nello sport locale

 Siracusa. 26 gennaio 2016 – Il calcio siracusano piange la scomparsa del “presidentisismo” Pippo Imbesi morto, all’età di 75 anni nella giornata di ieri. La morte dello storico presidente del Siracusa Calcio lascia un vuoto indelebile nello sport siracusano. E lo cogliamo nelle parole di cordoglio della sua squadra, il Siracusa Calcio, che così commenta la triste perdita:  “E’ volato in cielo un altro leone. Amato dalla sua gente, stimato dai suoi colleghi dirigente di altri tempi di un calcio che non tornerà più.  Spirito vulcanico, animo battagliero, generoso, innamorato del suo Siracusa, a Pippo Imbesi sono legate le pagine più belle del calcio cittadino come le promozioni in C1 nelle stagioni 78-79 e 88-89.  In entrambe le circostanze Imbesi è stato parte attiva come dirigente nel primo caso, e come presidente nel secondo.  Il Città di Siracusa, con in testa il patron Gaetano Cutrufo, esprimono sentite condoglianze alla famiglia del mitico “ Zu Pippo”.

Parole di cordoglio anche da parte del sindaco di Siracusa Garozzo: “Pippo Imbesi ha impersonato uno stile irripetibile nel calcio siracusano, dove ha profuso passione e impegno che hanno segnato anni felici per tutti gli appassionati”. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, commenta così la scomparsa dell’ex presidente del Siracusa calcio, porgendo le condoglianze alla famiglia anche a nome della città e dell’amministrazione comunale.

“Imbesi – aggiunge il sindaco – lascia una traccia indelebile perché alla sua esperienza nella società azzurra sono legate due promozioni, la seconda nel campionato 88/89 come presidente, e la vittoria di una Coppa Italia semiprofessionisti nel ’79, risultato mai ottenuto prima da una società siciliana. I tifosi e tutta la città lo ricorderanno perché ha guidato il Siracusa con il cuore prima che con la testa. Persona passionale e spontanea, ha fatto il possibile per portare e confermare il Siracusa nel calcio che conta. Lo muovevano – conclude Garozzo – l’amore per uno sport che aveva praticato, l’attaccamento ai colori azzurri e al sodalizio e l’orgoglio di essere siracusano”.

Ilaria Greco

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