CronacaLentini

Atti vandalici a Lentini: rubato il pino piantumato da Natura Sicula per recuperare il degrado ambientale.

Un’iniziativa collettiva, promossa dalle sezioni lentinesi di Natura Sicula e Sicilia Antica, ha messo in evidenza il degrado in cui versa il Viale dei Pini della SP68 presso il lago Biviere, esprimendo il desiderio del suo recupero e piantumando un giovane esemplare di Pino domestico Pinus pinea (“Pinu mansu” in siciliano), la stessa specie che si estende ai margini della strada. Quindici giorni dopo il pino non c’era più; al suo posto solo la buca e il cerchio di pietre creato intorno. “Il pino è stato rubato dall’imbecillità indegna di chi non ha compreso il gesto dignitoso di persone civili. – ha detto indignato Italo Giordano, di Natura Sicula sede di Lentini – Chi ha sradicato quel pino ignora che l’albero era anche suo, cioè di tutti, ovvero un bene comune. Quel giovane pino domestico era il segno volontario della rigenerazione di un viale stupendo, che contraddistingue straordinariamente il paesaggio del Biviere. Se quel viale scomparirà, significa annullare qualsiasi progetto serio di valorizzazione del Lago di Lentini ed esprimerà, di conseguenza, l’ipocrisia di una classe dirigente che permette il degrado in cui versa la città oggi, purtroppo famosa per i furti, a quanto pare anche di un semplice pino”.

E’ amaro lo sfogo di Giordano, ma non è rivolto ai soli incivili che hanno commesso questo vile atto; è uno sfogo rivolto a tutta la cittadinanza di Lentini.

Una Lentini, quella attuale, che delibera i furti balordi delle casse di un’associazione, la ex-Duco lab o che “delibera” la distruzione delle aiuole create da un’altra associazione in Piazza Oberdam. Lentini oggi sembra uccidere le speranze e sembra inesorabilmente diretta verso un futuro peggiore. L’eradicazione del pino, infatti, esprime questa sensazione di amaro sconforto.

Sebbene compiuto da un povero balordo, che voleva ornarsi il piccolo orticello di casa, lo stesso balordo lo ha fatto a spese di un viale alberato di pini domestici, che arricchisce di gran lunga il valore del suo stesso orticello. Questo Viale dei Pini è, purtroppo, la cartina tornasole del nostro degrado: copertoni, discariche di materiale edile di ogni genere, vetro, spazzatura, plastica, carta etc. A questo triste elenco si aggiungono pini scomparsi, tronchi di pino bruciato e pini ancora in vita che annualmente subiscono deliberati attentati incendiari. Degna immagine di una bolgia dantesca.

Quel viale siamo noi oggi, ma c’è gente che quella realtà non l’accetta e rivuole altri alberi della stessa specie a rigenerare il Viale dei Pini della SP68.

Vandalismo
La buca circondata da pietre. Simbolo di inciviltà e degrado.
Ambiente
Il bellissimo pino che era stato piantato, simbolo di civiltà e amore per l’ambiente.
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