XV GIORNATA DI RACCOLTA DEL FARMACO, 14 E 16 FEBBRAIO 67 FARMACIE DI PALERMO E PROVINCIA ADERISCONO ALL’INIZIATIVA CON UN CONTRIBUTO DI 10MILA EURO AL BANCO FARMACEUTICO. NEL 2014 RACCOLTE 7MILA CONFEZIONI, QUEST’ANNO SI PUNTA A 8MILA
Palermo, 31 gennaio 2015 – Il presidente di Federfarma Palermo – U.ti.farma, Roberto Tobia, nel corso dell’odierna conferenza stampa presso il Palazzo Arcivescovile di Palermo, ha comunicato che per dare una maggiore risposta alla crescente domanda di farmaci da parte di persone in stato di povertà, anche quest’anno le farmacie di Palermo e provincia hanno deciso di proseguire e rafforzare il proprio tradizionale sostegno alla XV Giornata di raccolta del farmaco organizzata dal Banco Farmaceutico, che si svolgerà il 14 e 16 febbraio prossimi. Le 67 farmacie aderenti all’iniziativa hanno già versato al Banco Farmaceutico un contributo di 10mila euro e ciascun titolare, come avviene ormai da anni, donerà spontaneamente un certo numero di confezioni. Durante le due giornate, poi, in ogni farmacia sarà offerta ampia disponibilità di spazi e massima collaborazione ai volontari per far sì che un sempre maggiore numero di cittadini scelga di contribuire a questa preziosissima iniziativa, in un territorio particolarmente vessato dalla crisi economica, acquistando medicinali fra quelli indicati dal Banco Farmaceutico che saranno inseriti negli appositi contenitori ritirati dal personale della Fondazione. “Lo scorso anno la ‘Giornata di raccolta del farmaco’ presso le farmacie di Palermo e provincia ha permesso di rendere disponibili 7.000 confezioni di farmaci – spiega Roberto Tobia – . Quest’anno l’obiettivo che ci prefiggiamo è di raggiungere le 8.000 confezioni da consegnare al Banco Farmaceutico. Ciò testimonia e conferma, se ce ne fosse bisogno, il ruolo sociale svolto dalla farmacia e dal farmacista all’interno della comunità in cui opera, che va oltre il mero aspetto della tutela della salute, ed in virtù del quale, ad esempio, da qualche mese Federfarma Palermo – U.ti.farma è al fianco della Caritas diocesana e di altre associazioni di assistenza sociale”.
