Sei consiglieri del gruppo AGIRE lasciano il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia: “Gestione antidemocratica, è solo una ratifica formale!”
Sei consiglieri del gruppo AGIRE lasciano il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia: “Gestione antidemocratica, è solo una ratifica formale!”
Palermo, 30 maggio 2025 – Momenti di forte tensione oggi durante la seduta del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia. Sei consiglieri del gruppo AGIRE hanno deciso di abbandonare i lavori consiliari in segno di protesta contro quella che definiscono una “gestione antidemocratica” da parte della maggioranza, rappresentata da Altra Psicologia.
Con una nota congiunta, Rita Chianese, Marco M. Leonardi, Eugenia Mammana, Cettina Mezzatesta, Pino Spitale e Valentina Zarcaro, componenti del gruppo AGIRE, hanno espresso “profonda preoccupazione e indignazione” per il modo in cui le decisioni vengono prese all’interno del Consiglio. Secondo quanto dichiarano, tutte le delibere verrebbero già decise e concordate preventivamente dalla maggioranza, lasciando all’opposizione un ruolo puramente formale, privato di reale possibilità di discussione o proposta.
“Le nostre richieste di dialogo e confronto vengono sistematicamente ignorate – affermano i sei consiglieri – trasformando le riunioni in un rituale privo di contenuto democratico.”
Le accuse vanno oltre. AGIRE denuncia pratiche che ritiene lesive dei principi di trasparenza e meritocrazia. In particolare, lamentano l’assegnazione di incarichi a soggetti esterni senza alcun processo trasparente di selezione: niente criteri esplicitati, nessuna presentazione di curricula, nessuna valutazione delle competenze. I nomi – sostengono – vengono proposti direttamente, con la disponibilità degli interessati già acquisita ben prima della discussione in sede consiliare.
“È un teatrino – dichiarano – dove i giochi sono già fatti prima ancora di sedersi attorno al tavolo. Un copione scritto a porte chiuse e recitato in pubblico, svuotando il senso stesso della partecipazione.”
Il gruppo AGIRE, che ha raccolto un consenso rilevante alle ultime elezioni consiliari, afferma di agire nel rispetto del mandato ricevuto da centinaia di colleghi psicologi e psicologhe della Sicilia. Per questo, hanno scelto di lasciare la seduta del 30 maggio come gesto simbolico ma netto di dissenso.
“Non ci prestiamo a legittimare con la nostra presenza un metodo che esclude, marginalizza e tradisce lo spirito di co-costruzione che ci era stato promesso all’inizio della consiliatura. Il nostro impegno continuerà dentro e fuori il consiglio, per difendere il diritto alla rappresentanza e alla trasparenza.”
La frattura tra maggioranza e opposizione, dunque, si fa sempre più evidente all’interno dell’Ordine professionale regionale. Con questa azione, il gruppo AGIRE lancia un appello a tutta la comunità degli psicologi siciliani affinché si apra una riflessione profonda sul ruolo dell’Ordine, sulle modalità di gestione del potere interno e sulla necessità, oggi più che mai, di recuperare senso democratico e partecipazione reale.
Redazione