Avola, consiglieri d’opposizione scrivono a sindaco e presidente Consiglio
Una lettera aperta, che riceviamo e pubblichiamo, dei consiglieri d’opposizione al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Avola.
LA LETTERA DEI CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE
Trascorsi quasi due mesi dall’inizio dell’emergenza, i consiglieri comunali di opposizione, che avevano chiesto di attivare nel nostro territorio una cabina di regia in grado di coordinare con maggiore efficacia gli aiuti per la popolazione, chiedono un confronto urgente con il Sindaco e il Presidente del Consiglio.
Come nella peggiore delle abitudini, da mesi (anzi dall’anno scorso), non viene convocato il Consiglio Comunale;
il Presidente non ha la sensibilità di darne spiegazione ai Consiglieri e ai Capi-gruppo e di convocare questi ultimi per valutare la necessità o almeno l’esigenza di una seduta.
Noi Consiglieri non riceviamo informazioni dall’amministrazione comunale sulle attività messe in campo per arginare la grave crisi economica conseguente a quest’emergenza sanitaria e alla serrata che ne è conseguita.
Al Sindaco è stata poi data ripetuta e ampia disponibilità a collaborare per affrontare insieme questa emergenza.
Se è vero che l’unione fa la forza, per superare le numerose criticità serve il contributo di tutti.
GRUPPI CONSILIARI
Ogni gruppo consiliare può mettere in campo le proprie professionalità e la propria rete di relazioni per una valida causa comune. Sembra che al Sindaco tutto ciò non interessi.
Riteniamo che le pochissime decisioni prese fino a ora non siano lontanamente sufficienti a fare in modo che le micro, piccole e medie imprese, negozi, locali e attività commerciali possano riprendere la loro attività con un minimo di normalità.
Posticipare a giugno il pagamento di qualche piccola tassa lo consideriamo un provvedimento meno che minimo.
In questo periodo abbiamo raccolto informazioni dagli imprenditori locali e si prevede che la gran parte delle attività, senza i giusti aiuti, siano a rischio fallimento.
In tutto questo tempo l’amministrazione non ha fatto nulla in questa direzione.
Da qualche settimana abbiamo chiesto l’adozione di misure per i commercianti, gli artigiani e per tutte le attività per quanto riguarda i tributi locali nonché l’adozione di misure per le famiglie meno abbienti.
Segnatamente, è chiesto l’esonero totale o parziale di tutti i tributi locali, la sospensione di attività e procedure esecutive di recupero coattivo dei tributi comunali per le piccole e medie imprese locali, tessuto connettivo ed economico della nostra realtà, che scontano un aggravio di costi divenuti quasi insostenibili, derivanti da una fiscalità territoriale alle stelle e dalla ridotta capacità di trarre profitto con la commercializzazione dei prodotti o dei servizi resi tanto più nel mercato interno.
Nel sistema delle imprese edili che risultano titolari di commesse per la realizzazione di opere pubbliche, la richiesta era di provvedere al pagamento immediato per stato di avanzamento lavori per l’attività prestata.
IL SINDACO
Dal Sindaco? Nessuna risposta. Nessun tentativo di coinvolgere le forze politiche dell’opposizione, nessun aggiornamento sulla situazione.
Abbiamo pazientemente atteso; ma nessun provvedimento degno di nota è adottato se non quello di elargire o sponsorizzare borse di spesa, bombole di gas, buoni alimentari, pizze.
Non si può tacere oltre. Inizieremo a gridare perché sia fatto ciò che è necessario per ricominciare, dando tutta la nostra disponibilità possibile per cercare soluzioni.
L’amministrazione comunale al governo di questa città non può limitarsi a raccogliere dall’azienda sanitaria i dati statistici della situazione sanitaria dovuta all’epidemia e, assurgendo al ruolo di passa carte, fornirli alla città.
Bisogna che metta in essere atti concreti.
Il Presidente del Consiglio, di norma assente, nel frattempo s’è eclissato.
Posto quanto sopra, chiediamo un confronto urgente con il Sindaco.
Chiediamo al Presidente del Consiglio di svolgere il suo ruolo e cominciare a convocare la conferenza dei Capigruppo, anche con l’impiego della videoconferenza.
Ciò al fine di programmare le più opportune e tempestive iniziative coerentemente alle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Presidenza della Regione .
Il tutto per soddisfare le prerogative delle Istituzioni che oggi rappresentiamo e rispondere alle esigenze delle famiglie e delle imprese colpite pesantemente dall’emergenza sanitaria.