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LICATA E CANICATTINI BAGNI UNITI PER L’AMBIENTE

La realizzazione di un grande ”Parco dei banchi dello Stretto di Sicilia” ad opera della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, da inserire poi nella riserva della biosfera dell’Unesco. E’ questo l’impegno pubblicamente assunto nel corso del convegno del 19 dicembre scorso e in virtù di questo impegno, il Presidente del Consiglio comunale di Licata, Saverio Platamone, attivamente collaborato dal Presidente del Comitato “No Peos Licata”,  ha avuto un incontro con il Vice Presidente dell’Anci Sicilia, nonché sindaco di Canicattini Bagni, affinchè si faccia parte attiva nel coinvolgere tutti i Comuni siciliani, e quelli costieri in particolare. Il progetto è finalizzato a salvaguardare il mare e la costa siciliana da ogni ipotesi si insediamento off shore, sia che si tratta di parchi eolici sia di programmi di trivellazione, quindi, perfettamente in linea con l’ipotesi di sviluppo del territorio basato sulla salvaguardia dell’ambiente, sullo sviluppo della pesca, del turismo e di quanto altro necessario al raggiungimento dello scopo.

La proposta del Presidente Platamone è stata prontamente accolta dal Vice Presidente dell’Anci, Amenta, che si è riservato di riferirne prontamente alla prima riunione utile della presidenza dell’Associazione dei Comuni, e di concordare con il Comune di Licata,  ogni utile iniziativa in merito. <<Si è trattato di un incontro più che positivo – ha dichiarato Platamone al ritorno dall’incontro con Amenta, tenutosi a Canicattini Bagni (in provincia di Siracusa –  perché con Amenta, che già avevamo avuto modo di conoscere ed apprezzare per le sue idee nel corso di due precedenti incontri tenutisi a Licata e a Noto, siamo entrati in perfetta sintonia in questa importante, delicata e difficile  battaglia (peraltro sempre sostenuta dal Consiglio comunale con l’Anci Sicilia ed altri organismi)  per la difesa del territorio e del mare siciliano e dello sviluppo della nostra Sicilia, uno sviluppo che a nostro modo di vedere, dipende esclusivamente dallo sfruttamento delle risorse naturali, ambientali, monumentati, paesaggistiche, storiche, archeologiche, antropologiche e culturali in genere>>.

 

 

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