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(Ultim’ ora) Video Esclusivo – Gli sviluppi sul giallo della morte del piccolo Loris.

Aggiornamento: Dagli esami autoptici emerge una prima verità sulla causa della morte del piccolo Loris dopo le varie ipotesi che circolavano in questi giorni nella stampa nazionale. La morte del piccolo Loris è sopraggiunta per asfissia da strangolamento. A comunicare quanto scritto sul referto autoptico sono stati i pm. L’arma usata per strangolare il bambino molto probabilmente una fascetta di plastica per uso elettrico lunga e larga è compatibile ai segni lasciati sul collo. Altri segni sul viso sembrerebbero dei graffi prodotti da unghie. La violenza sessuale non è né smentita né confermata, per sciogliere questa riserva bisognerà aspettare altri 10 giorni. Il bambino è stato ritrovato vestito come il giorno della scomparsa, mancano solo gli slip e lo zaino.

Gli inquirenti non stanno tralasciando niente. Sono impegnati nelle indagini il meglio degli investigatori italiani ovvero uomini dello Sco, dei Ros e del Racis che hanno indagato per il caso Yara. Stamattina sono continuate le perquisizioni, è stata perquisita anche la casa di campagna del “Cacciatore”, l’uomo che ha ritrovato il piccolo Loris. La madre rifarà  in auto con gli investigatori il percorso della mattina e ribadisce che quel giorno ha accompagnato il figlio a scuola. Il legale della famiglia ha ribadito ai giornalisti che la sua cliente quella mattina ha accompagnato il figlio a scuola e ai giornalisti che obiettavano che le telecamere non hanno ripreso la signora ha risposto: “ma voi li avete visti questi filmati?”. Inoltre ha chiesto rispetto per le indagini e per la sua cliente che si trova nella drammatica situazione di aver perso un figlio e di essere additata da tutti come colpevole pur non essendo nemmeno indagata e sulla base di congetture mediatiche.

Interviste esclusive al Sindaco di Santa Croce Camerina, al Prefetto di Ragusa e al Comandante dei Carabinieri di Ragusa

L’Italia è col fiato sospeso dopo il ritrovamento del corpo del piccolo Loris in un canalone per l’irrigazione fuori Santa Croce Camerina, città dove viveva il piccolo e sulla morte del quale non si è fatta chiarezza. Ieri sera, dopo una lunga giornata passata tra la Prefettura di Ragusa, dove si è tenuta una importante riunione alla quale hanno partecipato il Prefetto, i vertici di Polizia,Carabinieri e Guardia di Finanza, e l’abitazione di Via Garibaldi della famiglia del piccolo. In tarda serata, dopo una lunga giornata di interrogatorio alla madre del piccolo Loris come persona informata dei fatti, la scientifica insieme ad una profiler si è recata nella casa dove viveva Loris per cercare elementi utili alle indagini. E’ stata utilizzata la tecnica del Luminal alla ricerca di tracce di materiale organico e sono stati sequestrati diari e altri oggetti utili a tracciare un profilo della piccola vittima. Ancora gli inquirenti non si sbottonano ma sembra vicina la svolta definitiva delle indagini che si sono avvalse dell’ausilio delle riprese di 43 telecamere situate nel piccolo centro e che da quanto appreso non mostrerebbero l’arrivo di Loris a scuola, come sostenuto dalla madre. Circostanza avvalorata dalla testimonianza di tre vigili e di altre persone che quella mattina non hanno visto né Loris, né la madre che lo portava a scuola.

 

 

 

 

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