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|VIDEO| Avola: interessante dibattito sul Codice Rosa in Pronto Soccorso: buone pratiche, esigenze ed emergenze

Avola, 27 novembre 2016 – Interessante dibattito quello che si è svolto venerdì scorso nella sala Frateantonio del municipio di Avola, al termine di una densa ed emozionante giornata. Obbiettivo: illustrare il “Codice rosa”e avanzare proposte per migliorare il servizio.

Una giornata quella di venerdì, come noto, dedicata alla violenza contro le donne: un corteo, l’inaugurazione della Mostra “Scarpette rosse” presso l’istituto De Amicis, varie iniziative, diversi convegni e confronti.

Nella sala Frateantonio, dicevamo, l’argomento si è incentrato sulle pratiche attuative del Codice rosa, ovvero come accogliere al meglio le donne che si rivolgono in ospedale in casi di emergenza perchè picchiate o violentate.

Ad aprire i lavori l’avv. Dorotea Romano, presidente del centro anti-violenza di Avola “Doride”; a moderare l’avvocata Gabriella Tiralongo, consulente del comune di Avola per le pari opportunità.

L’intervento della dott.ssa Adalgisa Cucè, referente aziendale dell’ Asp Siracusa, è servito ad illustrare in linee generali il Codice rosa, a focalizzare l’attenzione sugli elementi chiave, ma non solo. Molto si è dilungata (e giustamente) soprattutto sulle cause che portano ad episodi di violenza fra le mura domestiche: la mentalità certamente influisce di gran lunga sul comportamento di uomini già alla base violenti. L’uomo che cresce  in un contesto maschilista si sente quasi in diritto di agire in un determinato modo; la donna che cresce nello stesso contesto si sente in dovere di subire, di accettare con passività tutto. Altro fattore determinante il linguaggio utilizzato, in primis dai media. Basti pensare alle pubblicità dove la donna viene rappresentata sempre con le gambe di fuori a sponsorizzare una bella auto, oppure quelle situazioni familiari dove è sempre la donna ad indossare i guanti di gomma e reggere in mano un efficace prodotto antimacchie. Un ritratto approfondito  èstato dano inoltre dell’uomo particolarmente violento, che è sostanzialmente un arcisista

E’ stata presa in considerazione anche la violenza sessuale, spesso sottovalutata, ,tra le mura domestiche

Il dott. Aldo Amenta, dirigente medico di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza del Pronto Soccorso “G.Di Maria” di Avola ha descritto nel dettaglio come viene accolta una donna e le modalità con cui viene refertata. “Bisogna prestare attenzione ai minimi dettagli e descrivere tutto minuziosamente – ha spiegato – ma allo stesso tempo non si possono fare domande inopportune, fare riferimenti a persone o altre domande che esulano dal carattere medico della visita. Noi non siamo autorizzati a fare indagini, dobbiamo solo limitarci a descrivere la situazione dal punto di vista medico”. Epperò, come lo stesso ha spiegato, descrivere tutto nei dettagli certo può aiutare nelle indagini: (descrivere ogni piccolo ematoma e possibilmente fare una foto subito può sicuramente anche a distanza di tempo, quando l’ematoma sarà scomparso, dimostrare che è stata subita una violenza.)

“Difficilmente una donna viene in Pronto Soccorso dicendo di essere stata violentata o picchiata dal proprio marito o fidanzato  – ha continuato – e questo è uno dei più grossi problemi. La donna tende spesso a nascondere o addirittura trovare delle scuse. Ad esempio possono fingere di essere cadute dalle scale o di avere avuto un incidente domestico. Nè noi possiamo entrare nel merito della vicenda, ma ci sono una serie di dettagli che possono senz’altro aiutarci a capire le reali dinamiche”.

Inoltre il dott. Amenta ha spiegato le criticità e le cose che andrebbero migliorate o inserite. Primo fra tutte una “stanza rosa” che a Siracusa c’è e che ad Avola manca, cosa condivisa anche dalla dott.ssa Cucè. Importante, infatti, è il fattore privacy in casi come questi.

Altre criticità: la carenza del personale, strutture vecchie e non adeguate.

E’ seguito un acceso e interessato dibattito a cui, fra gli altri, ha partecipato il dott. Aurilio, Dirigente del Commissatiato di Avola, sempre attivo a raccogliere segnalazioni di violenze domestiche, stalking e quant’altro, in un tentativo (che si spera possa riuscire per il meglio, e già in parte ci riesce) di creare una rete e provare ad abbattere definitivamente un fenomeno sempre più dilagante e preoccupante.

Ilaria Greco

TRA UN PO’ VERRA’ CARICATO IL VIDEO

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