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Il tour elettorale di Musumeci inizia da Ravanusa: “vogliamo restituire una terra bellissima e l’orgoglio di essere siciliani!”

Affiancato da Giusy Savarino, il candidato alla Presidenza della Regione ha parlato ad una piazza gremita

Ravanusa, 19 settembre 2017 – “Questo è un paese fatto di gente per bene che conoscerai in questi giorni di campagna elettorale e negli anni a venire, se Dio vorrà. Questa gente vede in te una speranza: non dobbiamo deluderli!”. Con queste parole Giusy Savarino, portavoce del movimento #Diventeràbellissima ha introdotto e lasciato la parola al candidato alla presidenza della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha deciso di aprire la sua campagna elettorale partendo proprio da Ravanusa.

Ad accoglierlo e ad ascoltare le sue parole infiammate, una piazza XXV Aprile stracolma di gente. E a quella gente il candidato si è rivolto, convinto che è dalla gente che bisogna partire: “Mi piace guardare le persone, sentirle vicine” tiene a sottolineare. E tra quella gente Musumeci si è rivolto in primo luogo ai giovani incoraggiandoli ad amare e seguire la politica:

“non si può fare a meno della politica, la politica è come l’aria! Passa il tempo ma la politica rimane sempre al suo posto; certo, c’è quella buona e quella cattiva, ma è il popolo a decidere. E ai signori dell’antipolitica, che non fanno altro che parlare male di tutto e di tutti, io propongo la politica, quella vera, e chiedo loro di farsi avanti e confrontarsi. Perchè la politica è dedizione, è comunicazione (Il sacramento della parola, diceva Gesù Cristo!) è servizio (Il potere è servizio, diceva Don Luigi Sturzo. E aggiungo io: il vero potere è quello del consenso). Lo volete capire che se non andate a votare date carta bianca a chi decide di andare a votare, e tra questi ci sono i soliti lecchini? In democrazia decide chi vota. Anche l’attuale presidente è stato scelto dal popolo”.

A questo punto non sono mancate parole pesanti nei confronti di Crocetta: “questo ciarlatano da caffè andava in giro a dire che avrebbe fatto la rivoluzione ma è stato forse il peggiore presidente che abbia mai avuto la Sicilia”. E a queste parole è scoppiato un fragoroso applauso.

“Questo presidente, schierato dietro il suo cerchio magico, ha utilizzato l’arma dell’antimafia. Ma la politica è un’arte nobile solo se viene attuata con nobiltà d’animo e abbiamo visto che la politica dell’antimafia ha fatto cilecca: un solo problema non è stato risolto, migliaia di precari aspettano di essere stabilizzati, i Sindaci non ce la fanno più, sono ogni giorno in trincea e Crocetta per tutta risposta ha dimezzato il trasferimento agli enti locali. Si vantava di essere stato il primo a togliere le province, ma dopo anni di stallo è stato costretto a ripristinarle. Come se il principale problema della Sicilia fossero le province…”

E a questo punto, da ex presidente della provincia di Catania, ha difeso a spada tratta l’entità governativa da lui presieduta e in seguito al cui mandato è stato considerato, assieme al sindaco del centrosinistra Enzo Bianco, uno dei protagonisti della cosiddetta “Primavera di Catania”. “Non capiamo come può la provincia essere inutile: perchè abbiamo aperto Le Ciminiere a Catania, restaurato opere pubbliche… e, consentitemelo, perchè in 10 anni non abbiamo mai ricevuto un avviso di garanzia. E lo dico a voce alta per rispondere a tutti quelli che dicono che la politica è sporca. Anche io sono stato sotto scorta, ma non ho mai fatto dell’antimafia una propaganda. Ma i siciliani purtroppo sembrano avere la sindrome di Stoccolma (che porta a provare un sentimento positivo nei confronti del proprio carnefice, ndr)”

L’altra bacchettata è andata al movimento di Grillo: “mi fanno ridere i grillini che sono diventati redivivi! Dicono di “non essere nella palude” ma non ci sono semplicemente perchè loro non c’erano! Non hanno nessuna cultura politica alle spalle… Guardate Virginia: poverina non sa da dove cominciare! Io ho fatto la gavetta iniziando a distribuire volantini, questi invece hanno bisogno di fare leva sulla mala politica e sui disagi della gente! E hanno paura di quest’uomo con il pizzo, l’unico pizzo che piace ai siciliani!

Altro punto affrontato quello del calo delle nascite attribuito alla paura dei giovani causata dalle incertezze lavorative e dalla mancanza di una politica a favore delle famiglie. Dove per famiglia, tiene a precisare, si intende l’unione fra un uomo e una donna, “senza nulla togliere alle coppie omosessuali, che rispetto, ma che non sono famiglia”.

Insomma un ampio discorso articolato che ha affrontato molti punti.

Musumeci, che si ripropone per la seconda volta dopo le elezioni del 2012 che lo hanno visto distanziarsi di pochi voti dall’attuale presidente Crocetta, questa volta ci riprova con un nuovo movimento che abbraccia quasi tutto il centrodestra. Lo sostengono, oltre al suo movimento,  Fratelli d’Italia – AN di Giorgia MeloniEnergie per l’Italia di Stefano Parisi, la formazione meridionalista Noi con Salvini, l’Unione di Centro e Forza Italia.

“Diventerà bellissima”, ispirato a una frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia, ha appunto come obiettivo principale quello della rigenerazione della Sicilia. Ed è proprio spiegando questo che si è concluso il comizio a Ravanusa: “Di fronte ad una Sicilia in stato comatoso ci siamo sentiti in dovere di scendere in campo e metterci la faccia. Sono una persona umile, figlio di operai (e ne sono orgoglioso), non ho bisogno di fare carriera (ho avuto dalla politica forse più di quello che ho dato) e inoltre, e non è poco, sono un candidato incensurato. Credo nella mia terra, voglio che alla scelta di molti giovani di andare fuori in cerca di lavoro, si possa contrapporre quella di restarci in questa terra, e che la speranza di Borsellino possa concretizzarsi: vogliamo restituire una terra bellissima e l’orgoglio di essere siciliani”!

Ilaria Greco

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