Provincia di SiracusaSiracusa

Siracusa, la Consulta Civica attacca il Comune: “Sul turismo è necessario confrontarsi con la città”

Siracusa (04/10/2016) –Leggendo una nota a firma del coordinatore di Sinistra Riformista del PD, Turi Raiti, indirizzata al vicesindaco e assessore al Turismo Francesco Italia in merito alla tassa di soggiorno, mi trovo a condividerne alcuni aspetti, di certo, tra questi, l’atteggiamento supponente che lo vede chiuso quando si tratta di confronti produttivi con la società civile

Lo afferma il presidente della Consulta Civica di Siracusa, Damiano De Simone, in merito alla nota dal coordinatore di Sinistra Riformista del PD, Turi Raiti inviata al vicesindaco di Siracusa Francesco Italia.

Copia e incolla a parte – continua dicendo De Simone – che mi ricorda la Commissione per i festeggiamenti dei 2750 anni di Siracusa inoltrata dalla Consulta nel giugno del 2015, ciò che importa, infondo, è che le cose si facciano purché ne goda la Città. Il problema, invece, sorge nel momento in cui si intraprendono decisioni senza tenere conto del fondamentale punto di vista di chi il turismo lo vive e lo pratica ogni giorno come nel caso degli Albergatori. Osservazione che mi vede, ancora una volta, assolutamente d’accordo con Raiti da cui percepisco spirito di iniziativa e responsabilità. Ma visto che siamo in tema, oltretutto certo di una condivisione da parte dello stesso Raiti, mi permetto di consigliare un’alternativa alla tassa di soggiorno che, a dire il vero, risulta essere ormai superata e di scarso rendimento, nonché d’intralcio agli stessi albergatori. Mi riferisco all’introduzione della <Tourist Card> (Madrid, Milano ne sono un esempio, nonostante prive delle nostre straordinarie bellezze) da vendere direttamente ai turisti tramite i vari Tour Operator da contattare e con cui fare accordi che richiede, però, lo sviluppo, ancora assente, di servizi rientranti nel welcome turistico, trasporti, l’accesso a siti culturali ancora sommersi da erbacce, spazzatura ed una mappatura delle svariate attività commerciali e del tempo libero presenti nel nostro territorio, potrebbe rappresentare l’alternativa ideale e vantaggiosa in termini di sviluppo economico pubblico, risultato di una gestione virtuosa dell’Ente Locale, in questo caso, nelle politiche del turismo, ripreso in chiave imprenditoriale e non più tributaria”.

Iniziamo a pensare ad una gestione alternativa a vantaggio del pubblico – conclude dicendo Damiano De Simone – senza penalizzare, anzi proteggendo ed incentivando, il privato. Malgrado risulti essere difficile interagire col Vicesindaco, rinnovo la mia totale apertura affinché si lavori e si trovino soluzioni valide per il bene ed il futuro della Città”.

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