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“Sguardi Plurali” per raccontare la “Capinera di Noto”. Doveroso tributo a Mariannina Coffa, alla poesia, alla donna

“Sguardi Plurali” per celebrare “la Capinera di Noto”, figura dominante nel panorama letterario siciliano che a distanza di quasi un secolo e mezzo continua ad affascinare rivelando, ancora oggi, elementi di grande modernità. Ad aprire la due giorni promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Noto, la mostra  “Mariannina Coffa, la consapevolezza della donna, la maturità della poetessa”, realizzata dall’Archivio di Stato di Siracusa (sezione di Noto) e allestita nei locali di palazzo Impellizzeri, nella parte alta della città. A raccontare la “Saffo netina” tanti studiosi del calibro di Marinella Fiume (numerosi i suoi contributi sulla figura della poetessa), Maria Conforti (Università di Roma), Niccolò Mineo (prof. Emerito Università di Catania), Ida Fazio (Università di Palermo), Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. che hanno messo in luce, attraverso un itinerario che ha intrecciato la vicenda umana a politica, letteratura, medicina e storia, la figura complicata e complessa di Mariannina che, per tanti versi, rappresenta l’icona di una emancipazione femminile sofferta. Rendere viva la memoria di Mariannina Coffa, gloria cittadina, e non solo. La vicenda umana di Mariannina con la sua triste intima esperienza, la malattia d’amore – il suo rapporto e il carteggio amoroso con Ascenso Mauceri -, l’esasperato vittimismo hanno finito per stimolare l’eccessivo interesse di tanti studiosi, mettendo in ombra la sua lirica e tutta la sua produzione poetica. La Noto di metà Ottocento tra politica e storia. Rifiutata dalla famiglia d’origine per le sue scelte, osteggiata da quella del marito, Mariannina scese – simbolicamente – in piazza per sostenere le ragioni di Noto, e lo fece con le sue poesie. La due giorni è stata anche l’occasione per conoscere, con altre pubblicazioni, ancora di più la poetessa netina. Due i libri presentati: “Voglio il mio cielo. Lettere di M.C. al precettore, familiari e amici” (Bonanno Acireale Roma 2014), di Marinella Fiume e Biagio Iacono e “Mariannina Coffa nell’appassionata analisi di anonimo 1905” (Fratantonio edizioni del Val di Noto, 2014) di Angelo Fortuna. Mostre, conversazioni, canti, reading hanno intervallato le due giornate di studio: un cameo dell’opera teatrale “A Nina”, di Beppe Rosana con Donatella Liotta, Lucia Sardo ha letto Mariannina, Carlo Muratori ha cantato per la Coffa. Interventi conclusivi affidati al sindaco di Noto Corrado Bonfanti e all’assessore alla cultura del comune di Noto Cettina Raudino.

Ilaria Greco

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