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Sei mila chilometri a piedi per la sclerosi multipla,Togni in Sicilia

Sei mila chilometri a piedi per la sclerosi multipla,Togni  in Sicilia

Non ha la sclerosi multipla ma ne ha fatto la sua causa, cammina da solo, con qualunque tempo, accompagnato solo da uno zaino e dalla Carta dei Diritti delle persone con sclerosi multipla.

Sei mila chilometri a piedi per la sclerosi multipla,Togni  in Sicilia
Sei mila chilometri a piedi per la sclerosi multipla,Togni  in Sicilia

Parla di sclerosi multipla, di inclusione, di diritti delle persone con SM. Si chiama Marco Togni, è l’ingegnere trentasettenne volontario dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla,

che ha deciso di dedicare un anno della propria vita, camminando ininterrottamente da quasi 10 mesi, per 6000 chilometri e 18 regioni italiane.

La sua marcia di solidarietà è dedicata a tutte quelle persone che non possono più muoversi;

Il suo nickname è Osky ma lo hanno definito il Forrest Gump della sclerosi multipla.

E’ partito da Genova il 17 marzo, 259 giorni fa. Ed oggi è arrivato in Sicilia, per l’ultima tappa del suo viaggio.

Marco sarà oggi a Siracusa, alle 19.00 nella sede della sezione provinciale in via Necropoli del Fusco;

domani a Catania, alle ore 18.00 nella sede della sezione provinciale in via Fabio Filzi;

mercoledì a Palermo, alle ore 16.00, nella sede della sezione provinciale in via Spinasanta;

e infine giovedì a Messina, alle ore 16, nella sede della sezione provinciale in via San Giovanni Decollato. Ad accoglierlo i volontari e componenti del consiglio direttivo provinciale.

 

“Ho scelto di fare questo viaggio perché fondamentalmente credo nella libertà.

E’ diritto fondamentale e indispensabile di tutti: so che abbattere “certe” barriere e “certi” muri è difficilissimo.

E’ difficile far capire cosa sia la sclerosi multipla, benché sia una malattia tanto vicina a ciascuno di noi, una persona ogni due conosce una persona con SM.

Si può sconfiggere questa malattia anche informando, sensibilizzando, educando, non si può solo sperare che il futuro sia migliore.

Bisogna lavorare affinché ciò avvenga – spiega Marco Togni.

Sono un ingegnere, un uomo determinato, che crede che se ognuno di noi mettesse a disposizione degli altri anche una piccola parte dei propri talenti, vivremmo tutti in un mondo migliore”.

 

Un modo per dar voce quotidianamente a tante storie e a tante persone che vogliono farcela nonostante la malattia, nonostante le difficoltà che devono affrontare ogni giorno.

L’obiettivo è quello di associare un percorso fatto di movimento ad uno dei principali ostacoli che vive una persona con SM:

le alterazioni motorie come sfida da superare attraverso il movimento che può essere vissuto come un limite da sconfiggere.

Marco Togni è stato quindi “l’inviato speciale” che andrà a raccogliere storie di tante persone con SM, del loro impegno ad affrontare la malattia, potrà parlare di buone pratiche ma anche di criticità ed emergenze.

 

 

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