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Rosolini: I dipendenti comunali da 3 mesi senza stipendio. Gennuso: “colpa dei mutui accesi in passato”

I dipendenti del Comune di Rosolini da 3 mesi non percepiscono gli stipendi perchè i trasferimenti effettuati dalla Regione Sicilia vengono trattenuti dalla banche per i vari mutui accesi dalla precedente amministrazione. A fare un’indagine sulla precaria situazione di oltre 200 famiglie che adesso si trovano in gravi difficoltà economiche è il deputato regionale Pippo Gennuso che ha scoperto: Nel 2018 la Regione siciliana, ha trasferito nelle casse comunali sei mandati per un importo complessivo di 746.788 euro. Due mandati sono stati effettuati nello scorso mese di febbraio nei giorni 1 e 21 per gli importi di 65.854, 95 euro e 119.377,17. Il terzo mandato di pagamento è dell’1 giugno 2018 per poco più di 89 mila euro ed un altro ancora del 21 giugno scorso, quando nelle Tesoreria del Comune, la Regione ha inviato 197.564 euro. Poi ci sono gli ultimi due più recenti: il 23 agosto sono stati trasferiti 170.913, 35 ed lo scorso 5 settembre poco più di 103 mia euro.

“Di fronte all’estratto conto consegnatomi dalla Regione siciliana – afferma Pippo Gennuso – ho capito che oggi i dipendenti comunali pagano la folle politica della Sinistra che ha amministrato la città di Rosolini. Altro che buoni padre di famiglia: veri e propri scialaqquatori. La loro bravura sta nel ‘giustizialismo’ e nell’avere indebitato la Casa comunale dei rosolinesi fino all’osso accendendo mutui su mutui. Alla banca – tesoreria non importa un bel nulla se i mandati della Regione servono anche per i servizi e per pagare gli stipendi. Ogni qualvolta arrivano i soldi, intasca automaticamente le rate dei mutui accesi. Ed oggi chi governa ha la stessa matrice del passato con un limite che non è di poco conto: possono continuare a fare ‘giustizialismo’ gratuito, ma non accendere più mutui per il pre dissesto finanziario dell’Ente”.

“Ci sono – aggiunge il parlamentare – più di 200 famiglie che vivono in grosse difficoltà. C’è pure chi si fa prestare i soldi per pagare le bollette ed anche per mangiare. Provo un senso di disgusto per chi ha affossato questa città, ma la vicenda degli stipendi non pagati, è seria e deve essere affrontata. Domani alla riapaertura dei lavori d’Aula, parlerò di questo fatto al governatore Musumeci. Comprendo tuttavia che il problema non è di facile soluzione. Ma cercherò di fare del mio meglio nell’interesse dei miei concittadini, oggi affamati dalle passate amministrazioni di Sinistra”.

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