Provincia di SiracusaSiracusa

Responsabilità civile dei medici, confronto a Siracusa organizzato dall’Asp

Siracusa – “Non c’è dubbio che il paziente danneggiato dall’errore medico va risarcito, così come non c’è dubbio che il medico, in quanto tale, va rispettato e non crocifisso sull’altare mediatico della presunta malasanità. Oggi il 97 per cento delle cosiddette “cause temerarie” intentate contro i medici finiscono con l’assoluzione. La conseguenza però è che nel frattempo aumenta la cosiddetta medicina difensiva, secondo Agenas praticata oggi dal 58 per cento dei sanitari, con medici che si astengono dagli interventi ad alto rischio e che, per tutelarsi, eccedono in protocolli diagnostici spesso non necessari. Ma se è vero che il 97 per cento di tutte queste cause, secondo i dati statistici, terminano con l’assoluzione del medico, è possibile che non si possa fare niente per prevenire questo deleterio fenomeno che genera così tante gravi conseguenze al sistema Paese? Una risposta concreta è venuta dall’entrata in vigore della nuova legge sulla responsabilità professionale medica, che ha eliminato la responsabilità contrattuale dei medici del Servizio sanitario nazionale, regolamentando l’intero sistema. Oggi, la nuova sfida, pertanto, è la corretta applicazione di questa innovativa riforma, che vuole dare garanzie e risposte più certe a cittadini e operatori puntando sulle linee guida accreditate, sulla formazione e sull’aggiornamento dei medici, sulla sicurezza dei pazienti”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Siracusa Anselmo Madeddu al convegno promosso dall’Ordine dei Medici di Siracusa in collaborazione con l’Asp di Siracusa che ha visto a confronto, alla presenza del relatore della legge il senatore Amedeo Bianco e della presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici Italiani Roberta Chersevani, tutti gli attori del sistema, medici, avvocati, magistrati, ordinari di diritto e di medicina legale.

“Questo convegno – ha detto il commissario dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – testimonia la sensibilità dell’Ordine su un importante tema, e ci consegna un interessante approfondimento su una norma assolutamente innovatrice per il nostro Paese. Purtroppo abbiamo vissuto l’estremo opposto della quasi criminalizzazione dell’attività sanitaria e questa norma riporta al centro il cittadino con i suoi diritti di tutela, di sicurezza e di controllo del rischio clinico, in una logica in cui tutti devono essere tutelati, sia il paziente che il professionista che va posto nelle migliori condizioni per potere lavorare serenamente. Uno degli aspetti importanti – ha aggiunto – è quello della formazione, tutelante per il professionista che è in grado di giocare la sua partita conoscendo procedure e linee guida che danno sicurezza al paziente”. L’importanza della formazione è stata sottolineata anche dal presidente dell’Albo degli Odontoiatri di Siracusa Dario Paola e condivisa dalla presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici italiani Roberta Chersevani che nel suo intervento introduttivo ha sottolineato l’importanza delle attività formative e del ruolo degli Ordini, “di vicinanza e di supporto ai professionisti della sanità che li aiutano e li affiancano negli aspetti etici e deontologici dei rapporti umani con i pazienti. Questa legge – ha detto – nasce da medici, ed i medici vanno supportati nel loro percorso”. “E’ una legge – ha detto il suo relatore, il senatore Amedeo Bianco – che ha profondissime radici nella ricerca, nel pensiero, nella elaborazione e nello sforzo di diversi parlamentari, che era necessaria poiché il sistema non era equilibrato. Abbiamo trovato un diverso equilibrio intervenendo anche su alcune norme del Codice Civile e del Codice Penale ridando certezze a tutti, tanto ai medici quanto ai cittadini”.

I vari aspetti della nuova normativa sono stati posti a confronto con il precedente sistema dagli interventi di Orazio Cascio docente di Medicina Legale dell’Università di Catania, Francesco Favi presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa e dalla presidente della Sezione penale del Tribunale di Siracusa Giuseppina Storaci.

Anselmo Madeddu ha annunciato nel corso del convegno l’istituzione di un nuovo Premio scientifico intitolato al professore Giuseppe Testaferrata, primo direttore sanitario dell’Ospedale Umberto I agli inizi del ‘900 e primo presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa. Al premio, il cui bando scadrà il prossimo 15 settembre, potranno partecipare tutti i giovani medici laureati nel corso degli anni 2016-17. Saranno premiate le tesi universitarie più originali e innovative nel corso di una serata di gala che si terrà il prossimo 13 ottobre al Teatro Comunale di Ortigia, alla presenza del magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania.

 

 

 

 

 

 

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