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Resort Ognina, Zappulla e Marziano: “Questo progetto non ci convince”

Questione resort Ognina. Zappulla e Marziano:“Questo progetto non ci convince, insistiamo perché si faccia una operazione verità e trasparenza con il protagonismo dell’intera città”.


Siracusa, 1 ottobre 2015. Suonano rindondanti le dichiarazioni di altri esponenti della politica siciliana relativamente alla costruzione del Resort Ognina. Questa volta sono i parlamentari siracusani del Pd Zappulla e Marziano ad esprimere la loro opinione in merito.

“Ci attendevamo momenti pubblici di informazione e di approfondimento sul progetto da parte della Società e invece il silenzio assordante è rotto soltanto da singolari tattiche prese di posizione. Restiamo convinti  assertori che è compito di una classe dirigente matura, autonoma e capace di coltivare solo l’interesse generale, rendere compatibile la tutela rigorosa del territorio con nuovi insediamenti turistici. Ogni possibilità di sviluppo, di crescita economia ed occupazionale, va valutata, pertanto, con estrema attenzione e interesse. Ma non si può chiedere ad una intera comunità di condividere un progetto di tale portata a scatola chiusa o solo perché sostenuto da qualche improvvisato ed estemporaneo accompagnatore”, hanno commentato i referenti PD.

“Ribadiamo pertanto -continuano- che è obbligo morale ed etico, ancor prima che economico, che si sviluppi una rigorosa e seria verifica, coinvolgendo non solo il consiglio comunale ma l’intera città in quanto l’imponenza del progetto che prevede di impegnare un ampio territorio, impone specifiche varianti e programma lo spostamento  di arterie e collegamenti stradali”.

Ed infatti i temi preponderanti come sostenibilità ambientali, sostenibilità paesaggistica, sostenibilità sociale, impatto economico e occupazionale sono i parametri fondamentali per esprimere un giudizio e una valutazione consapevole e definitiva.

“Non abbiamo certo posizioni integraliste, ma ogni progetto va valutato per i benefici che porta al territorio in termini di ricchezze e ricadute economiche ed occupazionali non a quelle di ‘pochi eletti’ e senza devastazione del territorio, nell’interesse dell’economia e del lavoro”, concludono Zappulla e Marziano.

 

Corrado Tardonato

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