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Regione: Grasso di SiFUS si complimenta con il Governatore Musumeci per le iniziative adottate nel settore della forestale e dei consorzi di bonifica. “Un’inversione di tendenza rispetto al precedente governo”

“Le prime determinazioni adottate, dall’insediamento ad oggi, dal Governo Musumeci nei confronti dei comparti forestali e dei consorzi di bonifica, rappresentano certamente una inversione di tendenza rispetto al disastro praticato dal governo precedente” lo dichiara Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS (Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione) e  CONFALI (Confederazione Associazione Lavoratori Independenti) relativamente all’assegnazione in dodicesimi di risorse per attivare, in tempi utili, i viali parafuoco; i 9 milioni per realizzare le opere propedeutiche alla campagna antincendio; il cambio dei vertici di dipartimento sviluppo e territorio di corpo forestale e di commissario straordinario dei consorzi di bonifica.

“Adesso ci aspettiamo il necessario cambio di rotta strutturato. La prossima finanziaria, non solo dovrà contenere le risorse necessarie a garantire le giornate di legge (in attesa delle successive riforme che dovranno accompagnare i lavoratori verso la stabilizzazione), ma i lavori, dovranno essere realizzati secondo il meccanismo della programmazione” continua Grasso che si permette di suggerire al Governatore Musumeci nel settore forestale il  superamento del tetto delle giornate di garanzia massima; la copertura delle postazioni vacanti nel settore antincendio con personale proveniente dal settore manutenzione; il reintegro dei lavoratori licenziati perchè avevano avuto problemi con la giustizia ma che hanno pagato il loro debito. Nel settore consorzi di bonifica Grasso “suggerisce: superamento dell’art.8 in maniera da garantire il ripristino dell’agibilità democratica tra lavoratori ed ente; istituzione di canali finanziari blindati in maniera da superare l’attacco dei pignoramenti e garantire la puntualità degli stipendi; sospensione in autotutela della riforma in corso che anziché introdurre risparmi sta paralizzando la programmazione dell’ente

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