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Reale risponde a Coltraro: Sicilia democratica non esiste più! 

Palermo 8 ottobre 2015 – Riceviamo e pubblichiamo.

 “Con riferimento al comunicato diffuso dall’on. Coltraro, con rammarico desideriamo ricordare che la denominazione “Sicilia Democratica” si è estinta insieme all’On.le Lino Leanza, che ne era il titolare. Ed è per questo che il 7 aprile 2015, con atto notarile, è nato il movimento di “Sicilia Democratica per le Riforme” che, con questo simbolo, ha partecipato con successo alle elezioni amministrative di maggio 2015. Da parte nostra, però, nessuna volontà e interesse ad alimentare risse o contraddittori intorno all’eredità di Lino Leanza che, per ricchezza di pensiero e ampiezza di prospettive, merita molto più che goffi tentativi di accaparramento. 

Proseguiremo tranquillamente il nostro mandato all’interno dell’unico soggetto politico oggi esistente, “Sicilia Democratica per le Riforme”, portando a termine il progetto di Federazione con il PDR in aderenza alla volontà espressa dalla maggioranza del movimento nel corso del Direttivo Regionale che si è svolto il 25 settembre a Caltanissetta e che ha dato concreta attuazione alla previsione dell’art. 7 dello Statuto del Partito che prevede la possibilità di accordi federativi con altre forze politiche.

 

In alcun conto vanno tenuti, pertanto, improbabili deliberati di assemblee prive di legittimazione alle quali, peraltro, nessuno di noi è stato invitato. Guardiamo senza timore ad operazioni che appaiono come maldestri tentativi, eterodiretti, di contrastare la nascita di una Federazione della quale evidentemente già si teme la capacità di influenza politica per dare ai siciliani le risposte che da troppo tempo attendono.

 

Sono, quindi, i deputati Coltraro, Currenti e Lantieri che, non aderendo al progetto politico avviato dall’On.le Leanza e portato avanti dal Direttivo di Sicilia Democratica per le Riforme, hanno scelto di allontanarsi dal movimento.

 

Noi non perderemo tempo in piccole baruffe preferendo dedicarci, senza alcuna brama di posti di potere, a progettare il migliore futuro per la nostra Sicilia”.

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