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VIDEO | Rai 3: Santa Lucia non è siracusana ma svedese!!

Non bastava Barbara D’Urso, adesso si aggiungono anche i giornalisti del noto programma “Alle falde del Kilimangiaro”. Siracusa, la grande città greca, patria di Archimede e Santa Lucia, venerata in tutto il mondo, viene ancora una volta offesa dalle tv nazionali, e questa volta lo fa con la sua Santa Patrona. Poteva sembrare che tutti sapessero che Santa Lucia è nata qui, nella città di Aretusa, e qui viene celebrata nel suo dies natalis il 13 dicembre di ogni anno; e sempre qui, a Siracusa, puntuali ogni anno migliaia di fedeli accorrono per vederne il simulacro e venerarne le reliquie. Ebbene durante la puntata del programma di Rai 3, del 28 dicembre intorno alle 18:30, parlando di Berlino e del Mercatino di Natale detto “di S.ta Lucia”, ecco che viene fuori che il Mercatino è chiamato così “in onore della santa svedese”! Cosa ha dovuto sentire l’orecchio del buon siracusano attento! Rimasto attonito sul divano col telecomando in mano senza sapere se cambiare subito canale indignato o restare a guardare l’evolversi della puntata per vedere se fosse stato rettificato l’evidente errore o per sentire dalla voce del giornalista quantomeno citare Siracusa come patria di Santa Lucia. Subito le polemiche corrono in rete velocissime. Diversi siracusani hanno deciso di scrivere alla redazione del Kilimangiaro per chiedere di rettificare, tra cui il sempre attento e attivo Salvo Parisi. Anche il professor Paolo Giansiracusa ha preso carta e penna, o meglio, la tastiera per scrivere dello spiacevole episodio: “Per il Kilimangiaro Santa Lucia non è siracusana ma svedese – ha scritto su Facebook – il problema non è l’errore, che qualifica chi lo commette, quanto invece la miseria culturale che si trasmette, inquinando le pur discrete conoscenze di un pubblico che non ha mezzi per difendersi” e, aggiunge un concittadino “purtroppo abituato a credere a ciò che la TV propina come se fosse verità biblica”. E’ chiaro che il giornalista ha parlato di una “santa svedese” in relazione agli usi e i costumi del nord, ma certamente è  quantomeno poco professionale preparare un programma culturale ed una puntata dedicata al Mercatino di Santa Lucia, senza per lo meno informarsi almeno 2 minuti prima delle registrazioni su chi è Santa Lucia, dove è vissuta e quando! E ricordarne almeno in linee generali le origini. Non sembra una fatica mostruosa! Eppure parliamo di un programma culturale sulla tv pubblica. Quella stessa tv per cui paghiamo 113, 50 euro di canone annuo. Ma perchè il documentario del Kilimangiaro ha parlato di Santa Lucia come una santa svedese? E’ bene ricordare che Santa Lucia è effettivamente molto venerata in Svezia, anzi possiamo dire che è una delle maggiori tradizioni svedesi: all’alba del 13 dicembre, migliaia di bambine con una veste bianca, una candela accesa in mano e una coroncina di candele elettriche in testa, illuminano il buio inverno svedese.  Esistono diverse versioni in merito a come questa tradizione sia arrivata in Svezia. Sappiamo che l’aristocrazia svedese settecentesca introdusse questa tradizione che prevedeva che la figlia maggiore vestisse i panni di Lucia e servisse la colazione a letto ai genitori la mattina del 13 dicembre. La tradizione come la conosciamo ora prende invece piede nel Novecento quando un quotidiano di Stoccolma lancia il primo concorso tra i lettori per votare la Lucia più bella. Ad ogni modo, qualunque sia stato il motivo per cui il culto di Santa Lucia sia venerato in Svezia, ciò non toglie che la Santa martire è siracusana. Giusto ieri, sollecitato da Salvatore Parisi, ha scritto alla redazione Rai anche l’addetto stampa del comune di Siracusa, Salvo Vecchio, manifestando l’indignazione dei siracusani per quanto accaduto. Ebbene da quanto ci è stato riferito da lui stesso, la redazione ha risposto, anche abbastanza celermente, assicurando che verrà presto fatta una rettifica. Non ci resta dunque che vedere le prossime puntate…

Ilaria Greco

Per vedere il video della puntata clicca qui

 

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Ilaria Greco

Direttrice responsabile della testata giornalistica di Canale 8. Laureata presso l'Università degli Studi di Palermo, ha avuto diverse esperienze in varie redazioni giornalistiche sia televisive sia della carta stampata (TV ALFA, TRC, TV Europa, Canale 8, Lu Papanzicu - periodico di informazione, Europubblik - Ravanusa) nonché significative esperienze in alcuni programmi Rai e Sky (L'Italia sul Due, La Vita in Diretta, London Live 2.0, Volo in Diretta, I soliti Ignoti, Sky Calcio Show). Attualmente si occupa giornalmente del telegiornale, prepara servizi televisivi e scrive articoli per sito il web dell'emittente, coordina la redazione, gestisce il sito e ne cura la diffusione. Inoltre conduce il TG, la rassegna stampa, dirette televisive in occasione di eventi importanti nel panorama locale e programmi di approfondimento culturale e politico, di cui spesso è lei stessa l'ideatrice. La passione per la scrittura giornalistica va di pari passo alla scrittura poetica: ha partecipato all’evento internazionale “1oo Thousand Poets for Change” organizzato dalla Stanford University (California) e al concorso “I poeti del mandorlo e della natura” nell’ambito della 69° Sagra del Mandorlo in Fiore e 59° Festival Internazionale del Folklore, ricevendo una menzione speciale. Collabora con l'Istituto Superiore di Giornalismo in qualità di docente/relatrice e collabora all'organizzazione di corsi di aggiornamento. Avendo, inoltre, una preparazione culturale di ambito archeologico, ha collaborato con alcune riviste scientifiche e ha partecipato ad importanti campagne di scavo archeologico.

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