Provincia di SiracusaSiracusa

Princiotta secondo round: di scena in conferenza stampa l’assalto al “Palazzaccio”

Siracusa (10/05/2017) – Simona Princiotta atto secondo: si è tenuta, questa mattina, la conferenza stampa della consigliera comunale d’opposizione  di Siracusa, che ha denunciato il “Sistema Vermexio” con l’intreccio di interessi spesso inconfessabili. La seconda parte della conferenza stampa ha riguardato il palazzo di giustizia di Siracusa, il giorno precedente aveva invece trattato di politici e giornalisti.  Ecco, in sintesi, il testo dell’intervento di Simona Princiotta, letto durante l’incontro con i giornalisti:

“Voglio premettere che i fatti di cui oggi metterò a conoscenza la stampa sono stati già integralmente documentati presso gli organi competenti (CSM E PROCURA), e lo spaccato di cui voi tutti prenderete atto rappresenta una parzialità limitata di un azione complessiva a tutela dei miei diritti e della verità, condotta nel tempo con documentazione fotografica, registrazioni, atti pubblici e testimonianze.

Ricordo a me stessa ed a tutti voi, che il Sindaco si è recato consapevolmente presso la Commissione Antimafia (Nazionale e Regionale) per denunziare l’ingresso della mafia nel suo partito collegandola anche mediatamente alla sottoscritta sulla scorta della fonte “pentito” che come comprovato nella conferenza di ieri era istigato a dire il falso dagli uomini politicamente più vicini al primo cittadino, giornalisti ed avvocati compresi.

Il timore era – come confessato dal Piccione – la mia azione politica “fuori dal coro” della attuale modalità di gestione della cosa pubblica.

Il mio avvocato sta già formalizzando istanza alle due Presidenze delle Commissioni Antimafia per essere immediatamente convocata al fine di produrre la documentazione audio che comprova la premeditata strumentalizzazione e la consapevole simulazione in danno della sottoscritta, con contestuale richiesta di trasferimento degli atti alla competente Procura della Repubblica.

Difatti, se il Garozzo ed il Palestro avranno dichiarato in Commissione ciò che è stato riportato dalla stampa locale e regionale, ovvero che la sottoscritta ha avuto e mantiene rapporti anche indiretti con la criminalità organizzata ne risponderanno personalmente nelle sedi opportune.

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Tutti siamo a conoscenza della ispezione Ministeriale e del CSM che nei prossimi giorni interesserà il Palazzo di Giustizia di Siracusa.

La Signora Amoddio (che esprime l’Avv. Coppa in giunta il quale è socio dell’Avv. Favi il quale è l’Avvocato del Sindaco e del Presidente del Consiglio Armaro) si è vantata pubblicamente di essere stata lei con le sue interrogazioni a chiedere ed ottenere questa ispezione.

La Signora Amoddio in questa vicenda ha certamente dimostrato di giocare consapevolmente con il doppio ruolo che la vede da una parte come avvocato difensore dell’amica e compagna di partito Castelluccio e dall’altra come deputato che non si limita a chiedere un ispezione generica, ma nominativa contro i PM longo e Di Mauro colpevoli uno di aver richiesto il rinvio a giudizio del “suo amico” sindaco Garozzo per l’affare acqua, e l’altro per avere indagato la sua amica Castelluccio ed il di lei marito.

Ma la Signora Amoddio, che in questi anni non mi ha mai risparmiato critiche ergendosi come la Santa Sofia della politica Siracusana, è la stessa di cui il Piccione riferisce nei termini di cui alla allegata trascrizione e di cui potete ascoltare la registrazione.

Sul punto il mio partito chiederà che si faccia chiarezza sui fatti riferiti dal Piccione con immediata interrogazione parlamentare in uno alla allegata registrazione del ex Collaboratore di Giustizia che è stata trascritta.

Dal canto suo, sono certa che l’On. Sofia Amoddio saprà fare chiarezza stante il fatto che lei è la prima a pretenderla da tutti così come abbiamo potuto ammirare nei giorni scorsi con la richiesta di intervento della Commissione Parlamentare sull’eco-mafia a Siracusa ed il mese scorso con le interrogazioni parlamentari e le richieste di ispezione.

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Peraltro, non credo che il CSM abbia in corso una valutazione così semplicistica come quella che alcuni media vorrebbero fare passare in conseguenza delle dichiarazioni del Sindaco contro questi due PM, e delle interrogazioni proposte dalla Signora Amoddio, guarda caso sempre contro gli stessi due Pubblici Ministeri.

E non credo sia nemmeno vero che la suddetta ispezione risulti collegata esclusivamente a questo esposto di alcuni Pubblici Ministeri contro sempre quei due magistrati che non sono simpatici a Palazzo Vermexio.

Dovete sapere che la sottoscritta ha depositato da qualche tempo un corposo esposto che a differenza delle fumose denunzie del Sindaco e degli <<interrogativi pubblici sulla chiarezza>> dell’On. Amoddio vanta una raccolta di registrazioni dentro e fuori palazzo, atti, foto e prove di chiare violazioni di legge.

Nel merito sono stati documentati rapporti che legano esponenti politici, avvocati e pubblici ministeri.

Questa attività di denunzia documentata ha il valore di mettere fine ad un sistema che ha colpito la sottoscritta personalmente e giudiziariamente in maniera illecita e strumentale; nell’ambito delle indagini difensive alcune di queste persone sono arrivati fino al punto di proporre una “TAGLIA” sulla testa dei due PM POCO SIMPATICI AL VERMEXIO, rei di avere indagato sul SISTEMA SIRACUSA e sulla gestione della cosa pubblica.

Su questo oggi mi aspetto un interrogazione parlamentare che da Santa Sofia non arriverà mai, ma che chiederò di fare all’On. Zappulla a tutela di chi negli uffici giudiziari ha svolto e continua a svolgere il suo lavoro con equilibrio e senza le contaminazioni territoriali e che non può essere accomunato con chi da dietro le quinte da anni ha spesso usato il proprio potere per agevolare qualche amico avvocato, politico o poliziotto.

La sottoscritta fino ad oggi ha lasciato che questi signori – ormai da veri disperati – sollevassero polveroni mediatici utilizzando ricostruzioni fantasiose sull’esistenza di poteri forti, complotti e mostri che volevano impossessarsi della città. Una sorta di cartone animato dove anche personaggi come Signorelli (il vostro collega pubblicista) si sono divertiti ad inviare mail con ipotesi di collegamenti e relazioni che solo una fantasia contorta poteva partorire. Certo, non si capisce perché il Signorelli (che tutti conosciamo come destinatario di lettere anonime…pubblicate!) abbia sentito la necessità di passare tali “illazioni” a colleghi della stampa nazionale e regionale senza avere gli attributi per pubblicare nulla a sua firma. Certo, che se da un lato questa mail è servita solo a farsi quattro risate, dall’altra il Signorelli non può pensare che non arriverà il momento in cui ne risponderà nelle sedi opportune”.

 

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