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Il presidente Crocetta annuncia: “Riapre l’ex Fiat, riparte la Sicilia”

Palermo (02/05/2016) – La riapertura dell’Ex Fiat di Termini Imerese rappresenta un importante passo avanti per la Sicilia. Lo sostiene in un articolato intervento il presidente della Regione, Rosario Crocetta, contenuto nel testo che, di seguito, vi proponiamo integralmente:

“Stamane hanno varcato i i cancelli dell’ex Fiat 20 lavoratori, ritornano al lavoro dopo 5 anni. Cinque anni di lotte, di battaglie fatte insieme al governo della Regione, al suo presidente, al governo nazionale, ai sindacati, al sindaco di Termini.  Ci siamo trovati insieme tante volte a Roma per protestare insieme al sindaco Burrafato, al senatore Lumia, ai sindacati, ai lavoratori.
Ci siamo stati tante volte per discutere e trattare. Un anno e mezzo fa siamo stati anche con Matteo Renzi a Termini Imerese, dichiarando pubblicamente che quella fabbrica avrebbe riaperto i cancelli. Oggi l’ex Fiat riparte con una nuova azienda, la Bluetec, che investe in tecnologie rispettose dell’ambiente e, tra qualche anno, si produrrà la prima ibrida siciliana in grado di viaggiare con motore elettrico e a benzina.
Entro la fine dell’anno altri 200 lavoratori usciranno da un logorante periodo di cassa integrazione e disoccupazione, per riprendere con dignità il loro lavoro grazie a un nuovo investire, ai contributi economici della Regione e
alla mediazione del Governo. E’ un altro impegno che rispettiamo. Avevo affermato che prima della conclusione del mio mandato, lo stabilimento di Termini avrebbe riaperto e cosi è stato, un obiettivo difficilissimo, una delle
scommesse che mostrano una Sicilia che riparte con la sua nuova autovettura. In tre anni di scommesse ne abbiamo vinte tante, nel 2015 per prima volta abbiamo avuto un incremento di posti di lavoro, 32.000 in più, nello stesso
anno abbiamo registrato la crescita del PIL +0,4, la certificazione dei fondi europei e l’avvio nuova programmazione. Tra giugno e settembre, tutti i bandi saranno pubblicati.
Entro 15 giorni firmeremo l’accordo con lo Stato per 12 miliardi da spendere in 5 anni e altri due miliardi e trecento milioni da spendere in due anni.
Tutto questo per aprire 1000 cantieri in Sicilia e dare lavoro a disoccupati e imprese.
La sanità finalmente si sviluppa, eravamo ultimi in Italia, adesso siamo all’ottavo posto. Producevamo perdite e adesso abbiamo utili e risparmi, migliorando servizi e assistenza. Abbiamo salvato dal fallimento finanziario la
Regione. Adesso Gela, con la riconversione verde della raffineria. Produrre senza inquinare, salvaguardando l’ambiente, la vita.
Industria eco-sostenibile, turismo, pesca, tutela della natura, reddito di inclusione per i disoccupati sono gli obiettivi che ci poniamo con i segnali positivi che arrivano, nella trasparenza e nella legalità, senza mafie e senza
manciugghia”.

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