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POSTE: 27 LAVORATORI PASSANO DA PART TIME A FULL TIME. SLP CISL: “SOLO BRODINO”

Entro il prossimo gennaio, 27 lavoratori di Poste di quattro province della Sicilia vedranno trasformato il rapporto di lavoro, da part time in full time. Inoltre, saranno disposti 40 trasferimenti dalle regioni del nord verso l’Isola. Ne da’ notizia la Slp Cisl Sicilia che, per voce del segretario Giuseppe Lanzafame, definisce l’esito del confronto tra azienda e sindacati, “un piccolo passo in avanti che non cancella però i mille problemi”. L’operazione si inserisce nel solco della vicenda dei cosiddetti “figli di esodati”: figli, cioè, di dipendenti che hanno scambiato il posto di lavoro con l’assunzione di un giovane e che si sono ritrovati senza pensione anche per sette-otto anni. E con il figlio a part-time con 600-650 euro al mese ma senza chance di stabilizzazione. Ora “una piccola svolta ma niente di più – puntualizza Lanzafame – dopo mesi di muro contro muro”.

“Non ci riteniamo affatto soddisfatti del brodino che l’azienda ha ritenuto di concedere”. Ha tenuto a precisare il sindacato, che ha precisato inoltre di non aver condiviso “l’esclusione delle filiali di Agrigento, Enna, Caltanissetta, Ragusa e Messina, che non vedranno ritoccati i rispettivi organici”. Durante il confronto sono stati anche riproposti dalle associazioni sindacali i temi relativi alle “carenze, disfunzioni e vuoti organizzativi, strategici e di organico”, di cui le Poste soffrono nella regione. “Allo stato – informa ad esempio la Slp Cisl – in Sicilia, su 3.200 operatori di sportello, quasi un terzo è impiegato in regime di part time e questa è una situazione insostenibile”. Il sindacato annuncia “nuove forme di lotta che presto saranno intraprese”.

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