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(Video) Penitenziario di Augusta senza riscaldamento: lavoratori costretti a condizioni estreme

Continuano i problemi al penitenziario di Augusta e la Segreteria Provinciale del sindacato “Sappe” ha deciso di scrivere una lettera al Segretario Generale di Roma raccogliendo le lamentele del personale, che si vede costretto a lavorare in condizioni estreme, come se non bastasse si aggiungono le rimostranze dell’utenza al personale di custodia nonchè mancanza di un posto di servizio riparato. La lunga lettera in sostanza chiede di adottare urgenti misure affinché nel carcere di Augusta sia immediatamente assicurato l’adeguato riscaldamento, come misura di prevenzione sanitaria ineludibile e indifferibile e una prevenzione adeguata che eviti rischi alla salute degli operatori della sicurezza del penitenziario di Augusta.” Il  freddo intenso – si legge nella lettera – può provocare problemi alla salute, oltre che l’incremento di sindromi influenzali, le basse temperature possono causare, infatti, anche una recrudescenza della sintomatologia di malattie croniche, specialmente dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e muscolo scheletrico . In data 15 dicembre 2014 – spiega poi la lettera – ci eravamo rivolti al Direttore del penitenziario di Augusta che ha ritenuto giusto risponderci con un “SILENZIO” assordante, sicuramente troppo impegnato in progetti di reinserimento verso i detenuti (cene galeotte, teatri e concerti vari),  linea d’azione volta dalla Direzione al miglioramento delle condizioni dei detenuti, ma che fine ha fatto la Polizia Penitenziaria? Ho quasi il timore che ogni Poliziotto che prende servizio, anziché indossare la divisa d’ordinanza, potrebbe dover mettere frac e guanti di velluto. Perdonaci la battuta ilare, ma non riesco ad immaginare una Amministrazione che potrebbe mettere al Primo Posto la Polizia Penitenziaria magari con una sentenza TORREGIANI  bis per le condizioni lavorative della polizia penitenziaria. Pensavo di averle viste tutte, forse ora l’ho fatto, ma non è possibile lavorare al freddo e manovrando quadri elettrici dichiarati pericolosi.

 

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