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Tre Sorgenti, decisione clamorosa: i sindaci fanno un passo indietro

Fanno un passo indietro i comuni che lo scorso 17 dicembre avevano deciso il passaggio delle reti idriche alla Girgenti acque. Una scelta che era stata fortemente criticata e ampiamente dibattuta e a favore della quale si erano schierati in linea intransigente ad esempio il sindaco di Ravanusa e il sindaco Corbo. “La mia posizione sul Tre Sorgenti resta intransigente, – diceva qualche giorno fa Carmelo D’Angelo – perché nell’interesse dei ravanusani”. Ma la delibera consortile firmata dalla maggioranza dei sindaci facenti parte del Consorzio Tre Sorgenti, in seguito alla riunione di martedì sera, è stata sospesa. Una riunione convocata proprio per fare il punto della situazione a seguito delle numerose polemiche e in seguito alla netta presa di posizione del sindaco di Palma di Montechiato, Pasquale Amato, e del commissario straordinario del comune di Licata Maria Grazia Brandara di valutare la decisione. Si sospende tutto, dunque, per dare tempo ai comuni di chiedere ai rispettivi uffici legali dei pareri in merito alla sentenza del Tribunale Superiore delle acque che obbligherebbe il consorzio a cedere le reti. Secondo alcuni sindaci, infatti, questa sentenza non sarebbe valida in quanto riferita alla situazione del 2009, superata in seguito alla legge regionale del 2013 che garantiva la gestione dell’acqua pubblica delle reti idriche. I sindaci di Canicattì, Racalmuto, Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Ravanusa, Grotte e il commissario straordinario di Licata, fanno dunque un passo indietro. O almeno si prendono, per così dire, una pausa di riflessione. L’assemblea si riunirà il prossimo 29 gennaio per valutare, in seguito ai pareri legali, le possibili future mosse.

Ilaria Greco

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