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PANTALICA: SI RIMUOVANO I DUBBI AL CORRETTO UTILIZZO DEI FONDI UE

In merito ai ritardi per gli interventi di valorizzazione e fruizione del sito di Pantalica e della Valle dell’Anapo l’On. Nicola Bono, già presidente della Provincia Regionale di Siracusa, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sta suscitando un certo allarme il blocco delle gare per l’utilizzo di circa 1.200.000 Euro, e cioé di circa un terzo delle risorse messe a disposizione dall’UE per opere di restauro e acquisto di “trenini gommati” per la valorizzazione del sito di Pantalica, al punto che, il prossimo 13 dicembre, è stato indetto un summit tra le varie autorità competenti. Ma se c’è una prima evidente grave mancanza è proprio l’inesistenza di dialogo tra i vari soggetti istituzionali interessati e l’assenza di un progetto di gestione, che invece avrebbe dovuto essere l’atto propedeutico all’assunzione di qualsiasi strategia, certamente prima della elaborazione dei progetti di valorizzazione e fruizione. Infatti, di questi si sa che sarebbero stati sottoposti alla verifica di fattibilità dei piani di programmazione turistica, ma non si sa se siano dotati o meno di tutte le autorizzazioni previste dalla legge per la loro effettiva messa in opera. Anzi, a tal proposito, pare ci sia più di un fondato dubbio. Ad esempio il progetto dell’interramento di tubazioni dell’acqua, sembra per l’alimentazione di un inedito sistema pubblico potabile costituito da fontanelle da realizzare lungo il corso della vecchia ferrovia, a tutt’oggi non è assolutamente certo che una volta realizzato potrà essere attivato, poiché non c’è nessuna notizia circa l’effettivo avvio di una pratica per l’ottenimento da parte del Genio Civile della necessaria autorizzazione a disporre dell’acqua per alimentarlo. Ma si sa che l’utilizzo dei fondi pubblici nella nostra terra è spesso ispirato al principio prima l’opera e poi l’autorizzazione, salvo impattare, ogni tanto, con dinieghi che rendono inutili gli sforzi e gli investimenti realizzati. Così come potrebbe verificarsi ugualmente anche per l’acquisto dei trenini gommati, per fortuna non ancora acquistati, perché rientranti tra le risorse per le quali non sono ancora state predisposte le gare. Infatti, in merito all’utilizzo dei trenini, non risulta a tutt’oggi che siano mai stati effettuati seri controlli in merito alla sicurezza del percorso dell’ex ferrovia, dismesso da oltre 60 anni e conseguentemente privo della benché minima manutenzione. Anche in questo caso prima l’acquisto dei mezzi e poi la verifica della praticabilità, magari per precostituire le motivazioni per ulteriori richieste di finanziamenti? Senza contare che questo progetto insiste nello stesso tracciato oggetto di un altro finanziamento UE per la realizzazione della Green Way e cioè di una pista ciclabile. A parte questa non chiarita possibile contraddizione della destinazione d’uso, siamo certamente davanti a una serie di ipotesi interessanti e perfino suggestive, ma di cui non è garantita la reale fattibilità né, soprattutto le modalità di gestione e le relative risorse. Ecco perché sarebbe assolutamente prioritario che nel summit del 13 dicembre venissero chiariti questi aspetti fondamentali per dare contenuti e garanzie all’effettivo utilizzo delle risorse stanziate e si avviasse il processo di definizione della “governance”, quale atto preliminare rispetto alla strategia progettuale. Solo così si potrà scongiurare che prevalga ancora una volta la vecchia e sterile pratica dell’ennesimo spreco di fondi UE, sacrificati a logiche improvvisate e improduttive e, conseguentemente, incapaci di realizzare crescita economica e stabile occupazione”.

 

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